PULA: AREE CAMPER IMPROVVISATE, L’AMMINISTRAZIONE AFFRONTI IN MODO ADEGUATO UN PROBLEMA SINORA TOTALMENTE TRASCURATO

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Siamo sempre stati convinti che il compito di un Amministratore, sia di maggioranza e sia di minoranza, non è quella di collezionare like, ma di analizzare i problemi e stimolare sereni dibattiti con l’obiettivo di suggerire ed individuare delle possibili soluzioni, nell’interesse dei cittadini e della comunità. Per la collezione di like, c’è tra i nostri amministratori chi ne ha fatto la principale mission del suo mandato.

Abbiamo maturato l’idea di proporre ai nostri lettori il post sui camper che, sempre più numerosi, stazionano nel parcheggio di Nora, perché sensibilizzati da diversi cittadini e dagli operatori del settore. Come abbiamo visto si è acceso un animato dibattito dove tutti hanno avuto la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee, mettere in evidenza parecchie criticità e prospettare diverse soluzioni.

Analizzando attentamente gli interventi, si evidenzia che nel nostro territorio le aree camper attrezzate sono insufficienti soprattutto nel lato sud orientale della costa, nel tratto che va dalla spiaggia di Agumu al confine con il litorale ricadente nel  comune di Sarroch. Permettiamo, a scanso di equivoci, che il turismo di chi opta per il turismo itinerante, non va certamente considerato una forma di turismo minore, ma una nicchia riconducibile a una vera e propria scelta di vita, capace di concretizzare anche grandi numeri e ricadute economiche importanti.

Per le amministrazioni che sposano questa pratica  dell”abitar viaggiando”, è un’occasione unica per implementare il numero delle presenze. I dati che possiamo estrapolare dal sito del Touring Club Italiano, sono importanti e meritevoli di grande attenzione per gli amministratori che si occupano di programmazione turistica. Un comune come il nostro dovrebbe avere la capacità di intercettare tutte le tipologie di domanda che arrivano dal mercato e tra queste il turismo dei camper o caravan.

Se l’Amministrazione vuole promuovere nel proprio territorio questa tipologia di vacanza, deve necessariamente prevedere delle aree attrezzate degne di questo nome sulle quali si possa sviluppare. E impensabile che per giungere ad un’offerta  turistica qualificata venga utilizzato  un parcheggio pubblico, ideato e realizzato per tutt’altro scopo. Nel post in cui si è sollevata la questione, probabilmente non si è ben capito il nostro pensiero: il camper può sostare dove crede, ma il problema nasce quando staziona per lungo tempo senza avvalersi di indispensabili servizi che nel parcheggio di Nora, ovviamente, mancano perchè nato con altre finalità. Mettere a disposizione aree prive di servizi, non ci sembra il modo migliore per incentivare questo tipo di turismo. Considerato che  il comune incassa circa 550 mila euro di tassa soggiorno e ha fatto la scelta, per noi sciagurata, di estenderla anche nel periodo invernale e oltre i 15 giorni di permanenza, può bene occuparsi del problema e trovare opportune soluzioni e accorgimenti per affrontare e superare le carenze riscontrate.

Per questo consideriamo il dibattito che si sviluppato sull’argomento camper a Nora utile e meritevole di riflessioni, e di questo ringraziamo tutti, indistintamente. Come consiglieri di minoranza ci sentiamo coinvolti in prima persona dalle vostre proposte, dalle vostre osservazioni, dalle perplessità che si sono evidenziate sia in un verso, che ritiene inopportuna qualsiasi limitazione alla sosta come previsto dalle leggi vigenti , sia in quello opposto, che ravvisa la necessità di creare al più presto un adeguato supporto di servizi.

Sarà quindi nostro compito e, soprattutto nostro dovere, avanzare alla maggioranza delle proposte in sede di elaborazione di PUC e di elaborazione del Piano di Utilizzo dei Litorali, affinché  l’area sud orientale delle nostra costa (e quindi anche Nora) sia dotata di aree Camper attrezzate. Che siano pubbliche o private per noi non costituisce alcuna differenza.  L’importante è che si realizzino, e che per vederle nascere non si arrivi alle stesse tempistiche che, purtroppo, gravano su opere pubbliche ferme da 7 anni e oltre (leggasi museo e palazzetto dello sport).

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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