Cari esponenti della minoranza,
purtroppo ancora una volta dobbiamo prendere atto che, da una parte, in qualità di ex autorevoli e qualificati rappresentanti della precedente amministrazione quali siete stati, e dall’altra, da nuovi e zelanti tirocinanti che seguono pedissequamente e acriticamente gli insegnamenti dei “veterani della politica locale“, avete tutti assieme sprecato un’occasione importante per tacere, proprio per evitare di rinnovare nella memoria i disastri di un recente passato amministrativo di cui, per tre di voi, è ascrivibile la totale responsabilità.
Ma visto che avete la memoria corta, o meglio fate orecchie da mercante, ogni tanto bisogna darvi una bella rinfrescata per ricordarvi in che condizioni disastrose è stato lasciato il nostro Comune, dato che forse non basterà una consiliatura per smaltire e sanare il disordine amministrativo che, purtoppo, pagheranno i pulesi. Voi vi soffermate sui “mancati contributi per l’acquisto di bandierine“ (il ché francamente ha un retrogusto di ridicolo), ma dovreste ben sapere che il vostro lascito amministrativo comporterà una pesante penalizzazione per l’erogazione dei servizi essenziali rivolti ai cittadini.
Ma andiamo per ordine ad analizzare e smontare una per una le vostre affermazioni:
- I BAR PRESENTI IL GIORNO DELLE PROCESSIONI ERANO DUE (NORA – ZONA ARCHEOLOGICA E CHIOSCO SPIAGGIA). A SUPPORTO DI QUESTI C‘ERANO BEN ALTRI 6 CHIOSCHI MOBILI. CONSTATATO QUESTO INCONFUTABILE DATO, NON CI SEMBRA CHE NESSUNO, A NORA, SIA RIMASTO IN BALÌA DELLA DESOLAZIONE, SENZA ALCUNA POSSIBILITA’ DI RISTORO. PER LA CRONACA, IL COMUNE SI E’ GIUSTAMENTE PREOCCUPATO DI RENDERE FRUIBILI I SERVIZI IGIENICI COMUNALI PRESENTI NEL BAR DI NORA. COSÌ ANCHE IL SERVIZIO DEL PARCHEGGIO È STATO BEN COADIUVATO DAGLI AUSILIARI PRESENTI, AL NETTO DI QUALCHE PICCOLO INTOPPO CHE, DATA LA MAREA DI AUTO PRESENTI IN QUEI DUE GIORNI, CI PUÒ ANCHE STARE.
- I DUE BAR CUI FA RIFERIMENTO LA MINORANZA NON POTEVANO ESSERE DISPONIBILI PERCHE’ INTERESSATI DA UNA PROCEDURA DI GARA IN CORSO, UNA GARA PIUTTOSTO COMPLESSA CHE PERMETTERA’ DI AVERE LA DISPONIBILITA’ DI CIASCUNO STABILE PER BEN 12 ANNI, E QUINDI AI FUTURI GESTORI DI POTER FARE DEGLI INVESTIMENTI IMPORTANTI. CIÒ CONSENTIRÀ DI RIQUALIFICARE LE STRUTTURE ORMAI OBSOLETE RENDENDOLE PIU’ ACCOGLIENTI, MODERNE E FUNZIONALI. SI È SCONGIURATO IL SOLITO AFFIDAMENTO ANNUALE, CHE INDUCEVA I VECCHI GESTORI A NON EFFETTUARE NESSUNA MIGLIORIA. ERANO PROCEDURE TANTO CARE A CHI OGGI SIEDE NEI BANCHI DELLA MINORANZA, CHE IN QUESTI ANNI HANNO DI FATTO COMPORTATO UNA PROGRESSIVA DECADENZA STRUTTURALE DEI LOCALI, RENDENDO, SOPRATTUTTO QUELLO DELLA TERRAZZA, PRESSOCHE’ INSERVIBILE.
- LE AFFERMAZIONI AD EFFETTO BOOMERANG DELLA MINORANZA DENOTANO UNA MANCATA CONOSCENZA DELL’ ABC AMMINISTRATIVO, UN DILETTANTISMO E UNA SUPERFICIALITÀ NEL CONOSCERE LE PROCEDURE NORMATIVE CUI È SOGGETTO IL COMUNE A DIR POCO ALLARMANTE. IN PIÙ LA STANCHEZZA DELLA PROCESSIONE, SICURAMENTE, AVRÀ FATTO PERCEPIRE AI NOSTRI AMICI UNA SITUAZIONE CHE É APPARSA CATASTROFICA: PELLEGRINI ASSETATI, AFFAMATI, SOFFERENTI, IN PREDA ALLA DESOLAZIONE PER LA MANCANZA DI PUNTI DI RISTORO.
- PER QUANTO RIGUARDA LA POLEMICA SULLE BANDIERINE, L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE HA DOVUTO SANARE I DEBITI FUORI BILANCIO EREDITATI DA QUELLA PRECEDENTE, PER CIFRE INTORNO A 200 MILA EURO, PIU’ ULTERIORI 400 MILA DI SMALTIMENTO RIFIUTI MAI STANZIATI. C’È PERÒ DA SOTTOLINEARE CHE IL COMUNE IN DIVERSE ZONE DEL PAESE HA DATO SUPPORTO CON LA PULA SERVIZI CHE COMUNQUE HA UN COSTO E CHE I CITTADINI, DA SEMPRE, PERPETUANO AUTONOMAMENTE E SPONTANEAMENTE QUESTA TRADIZIONE. PULA ERA BELLA E ADDOBBATISSIMA ANCHE SENZA BISOGNO CHE LA MINORANZA RIVENDICASSE LA MANCATA CONTRIBUZIONE PROVENIENTE DALLE CASSE COMUNALI.
In conclusione, ai cari amici della minoranza facciamo notare che dalle loro accuse traspare un certo livore, forse un residuo della sconfitta elettorale di cui ancora, evidentemente, non si è preso atto e coscienza.
Non avere avuto il dovuto rispetto neppure in una occasione di concordia, di sentimento di appartenenza ad una comunità, di unità che, da oltre tre secoli, per la Festa di Sant’Efisio si considera sacra, è indicativo dell’ inadeguatezza del ruolo pubblico che si ricopre, sopratutto quando si ritiene di rappresentare gli interessi della gente sparando a vanvera fandonie infarcite di lana caprina.
ATRUS ANNUS MELLUS