Da circa 10 giorni  circola in paese una sotterranea campagna di contro-informazione, messa in atto  per smentire la volontà dell’Amministrazione di consentire l’insediamento di un grosso Centro Commerciale a Pula. Difficile, tuttavia, sarà  rinnegare gli atti sinora adottati o in via d’adozione, che confermano nero su bianco che la megastruttura non è pura fantasia della minoranza consiliare, ma una realtà impressa in un progetto redatto con tanto di planimetrie, superfici, volumetrie,  disegni, calcoli, cessioni, strade e parcheggi, aree verdi, schede e relazioni tecniche, norme di attuazione, ecc…

Tra i protagonisti di questa massiccia campagna di contro-informazione c’è naturalmente la Sindaca, e a ruota i Consiglieri di maggioranza, con gli immancabili sostenitori della prima ora. Tutti in prima linea,  a distribuire a piene mani notizie di comodo, fuorvianti e rassicuranti. Nessuno, comunque, se la sente di prendere impegni concreti e, soprattutto, smentisce e rinnega quanto si afferma sulla megastruttura che dovrebbe sorgere a ridosso del centro abitato.

Noi, assumendoci la responsabilità di ciò che affermiamo, siamo a conoscenza di un percorso che è in gran parte già tracciato, che porta dritto dritto alla realizzazione del tanto discusso Centro Commerciale. Dobbiamo precisare che, per fortuna, essendo soltanto sulla carta, il tutto  è ancora reversibile. Insomma, c’è tutto il tempo per scongiurare il pericolo.

Dobbiamo aggiungere alla precedente precisazione che, dagli atti presentati in Consiglio Comunale, si legge una chiara proposta avanzata dalla “World Immobiliare“, proprietaria dei circa tre ettari in cui ricadrà l’intervento,  che lascia ben pochi margini di interpretazione.

Per chi volesse approfondire, invitiamo i lettori a leggere il precedente articolo di Pulaonline dove è riportata la cronistoria della documentazione depositata presso l’Ufficio Tecnico del  Comune di Pula. Se qualche cittadino avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, noi tutti ci mettiamo a disposizione.

Quale significato hanno le testuali parole (che riportiamo integralmente)  usate dalla Sindaca e la sua Amministrazione, utilizzate nella risposta ai quesiti della Regione a proposito della  zona in cui il Centro Commerciale dovrà sorgere? “…l’Amministrazione comunale intende confermare l’ubicazione della zona D1 (l’area interessata dall’investimento della World Immobiliare). Ciò in quanto trattasi di area avente già impressa la classificazione di zona D, con forti manifestazioni di interesse da parte del mondo imprenditoriale………, In corrispondenza della zona D1 è già stato presentato un piano di lottizzazione che non presenta impatto di carattere ambientale, in quanto le sue previsioni sono mitigate dalla modesta altezza degli edifici contenuta nel limite massimo di metri 7.50″.

Pensiamo che queste poche righe riportate in neretto, come si suol dire, taglino la testa al toro, e smentiscano senza ombra di dubbio qualsiasi rassicurazione.

L’aspetto più grave di tutta la vicenda è il tentativo della Sindaca di scrollarsi di dosso le responsabilità di una scelta gravosa attraverso una vera e propria furbata: far dichiarare ai consiglieri di maggioranza l’incompatibilità a discutere le osservazioni al PUC provenienti da privati cittadini e dalla Regione stessa, ancora prima di entrare nel merito delle questioni da approfondire in aula consiliare, con l’obiettivo di far intervenire, in via sostitutiva,  un Commissario ad acta. Troppo comodo, troppo facile sottrarsi in questo modo alle proprie responsabilità. Troppo comodo venir meno al confronto pubblico con i consiglieri d’opposizione, sapendo che questi avrebbero messo in evidenza il contenuto degli atti da esaminare, atti che parlano fin troppo chiaramente delle reali intenzioni dell’Amministrazione Comunale.

Come da consolidata prassi, alle parole di circostanza, spese dalla Sindaca nei vari canali mediatici e tra i suoi fedelissimi, non seguono fatti consequenziali, non derivano azioni e interventi collimanti con quanto dichiara con grande convinzione ed enfasi.

Ci  rivolgiamo, pertanto,  in prima persona alla Signora Sindaca, per dirLe che sia  Lei, sia la Sua maggioranza, si sono sottratti alla necessità di avere in aula un chiarimento alla presenza dei cittadini e dei tanti rappresentanti delle attività commerciali, preferendo al confronto in contradditorio  i personali soliloqui intrisi di rassicurazioni e pacche sulle spalle.

Ricordiamo alla Sindaca e alla Maggioranza che anche gli argomenti “scomodi” devono essere ugualmente trattati in Consiglio Comunale. Se  ha fatto la scelta di avallare un Centro Commerciale,  per quanto possa essere a nostro giudizio scellerata, deve avere il coraggio di sostenerla e di assumersi le responsabilità senza tergiversare, senza usare inutili quanto dannosi tatticismi.

Non può confezionare ai Cittadini “strane verità” oppure cercare di convincerli che le responsabilità ricadono su altri. Peggio ancora, non può accampare la magra scusa dei fantomatici “diritti acquisiti” sui quali, in questo caso, non sussiste alcun presupposto giuridico. Ne è la riprova il fatto che nel 2015 ha cancellato il PUC adottato dalla precedente Amministrazione il quale, dal momento della revoca, da un punto di vista amministrativo, è diventato “carta straccia”.

Il Puc che Lei ha successivamente adottato in Consiglio, racchiude in se tutte le sue visioni di sviluppo economico e sociale del territorio, compresa quella di natura commerciale. Dalla risposta al quesito della Regione, che più sopra abbiamo riportato, si evince che è favorevole all’insediamento di un grande Centro Commerciale sull’altro lato della statale. PUNTO!!!

Vorremmo inoltre dire alla Sindaca che chi, come Lei, si sottrae al dibattito politico nelle sedi istituzionali, offende prima di tutto i cittadini e i consiglieri che rappresentano gli elettori. Non è la prima volta che con il Suo atteggiamento certifica di avere  poco rispetto delle prerogative del Consiglio Comunale.

Per concludere, Signora Sindaca, sull’argomento Centro Commerciale, a prescindere dalle incompatibilità  vere, presunte, o tattiche dei Consiglieri Comunali,  la invitiamo ancora una volta, anche attraverso questo comunicato che rendiamo pubblico, a chiarire la Sua posizione in aula: solo in quella sede potrà, in modo chiaro e inequivocabile, rendere noto se Lei e  la Maggioranza volete che il territorio contiguo al centro urbano sia occupato da oltre un ettaro e mezzo di capannoni che ospiteranno il Centro Commerciale, esattamente come il progetto più volte richiamato testimonia.

Se per caso ci fossimo sbagliati, e in tal caso saremmo ovviamente  disposti a chiedere scusa, faccia presto tutto ciò che è in suo potere per modificare e ribaltare questa realtà che la sua Amministrazione, fino ad oggi,  ha costruito.

Se invece, come temiamo,  non arriveranno chiare smentite suffragate da azioni tangibili e concrete, avremo la definitiva certezza che Lei, anche in questo caso, metterà nella Sua collezione  “per la prima volta” il titolo più prestigioso, in senso negativo, che possa essere attribuito ad un Amministratore, l’appellativo di “Sindaco Attila”.

La prenda come una battuta.

Prenda invece sul serio che noi e, probabilmente, la maggior parte della Cittadinanza, la riterremo massima responsabile  dell’ inevitabile e definitivo colpo di grazia al comparto commerciale del nostro territorio.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Donatella Fa, Elisabetta Loi, Andrea Abis, Francesca Toccori

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