Cari Amministratori, è settembre

Queste poche righe non vogliono essere  una mera elencazione fine a se stessa delle cose da voi ignorate,  oppure non fatte, o ancora arraffazzonate (per intenderci, del tipo “volemosebbene style“…), in quest‘ultima opaca stagione estiva. Vorremmo, piuttosto, offrirvi il nostro contributo affinché,  finalmente, apriate una seria riflessione per non commettere gli stessi errori in futuro. Nella prossima stagione, se questo accadesse, sarebbe veramente imperdonabile: “perseverare è diabolico“… si diceva un tempo. 

Non ci sarà bisogno di attendere l’autunno astronomico, che cade il 21 settembre,  per tracciare un primo bilancio della stagione ormai agli sgoccioli, che ha visto l’Amministrazione affrontare le incombenze all’insegna dell’improvvisazione, con un approccio che definire “dilettantesco“ è riduttivo. 

C’è chi parla di un  flop evidente quanto innegabile, e noi concordiamo con questa poco lusinghiera ma reale constatazione: cari signori, non basta riempire la piazza 20 giorni nel mese di agosto per potervi  permettere di dire, come letto sui social, che “a chiacchiere stiamo a zero! “. A prescindere da quelli che saranno i numeri ufficiali, sicuramente non esaltanti, per tutta l’estate turisti e cittadini non solo hanno vissuto un’esperienza sottotono, ma addirittura non hanno avuta garantita, a nostro avviso, neanche l’ordinaria amministrazione nell’erogazione dei servizi.

Qualche esempio? 

  • per la prima volta non si è riusciti neppure a pulire le spiagge, non solo dalla posidonia (come si vorrebbe far credere). È bastata una banale (e non certo imprevedibile) mareggiata a tre mesi dall’apertura della stagione  balneare, per mettere in ginocchio il sistema. Memorabile (in senso negativo) la “perla” della ruspa in spiaggia a spostare cumuli di alghe in mezzo ai bagnanti, alle 9 del mattino  il giorno prima di ferragosto.
  • appalto dei parcheggi, con 2 società che gestiscono areali diversi nello stesso territorio. Le aree destinate a parcheggio sono abbandonate a se stesse, per la maggior parte prive di  servizi igienici, con nemmeno uno straccio di cestino per i rifiuti. L’unico presidio funzionante sono i parchimetri per incassare.
  • Polizia Locale: ci chiediamo ancora  come una cittadina turistica possa arrivare a ridosso del ferragosto con due vigili, per giunta precari. L’Ufficio  è aperto 2 ore una volta alla settimana giusto per far entrare un po’ d’aria. Turisti e cittadini sono impossibilitati a chiedere una qualsiasi informazione. Prevenzione e repressione dei reati amministrativi pressoché inesistente, prossima allo zero.
  • PULA DIMENSIONE ESTATE, rassegna storica che da circa 30 anni ha caratterizzato la nostra cittadina, quest’anno è stata programmata fuori tempo massimo, mal pubblicizzata, con partenza  il 15 luglio ed un calendario modestissimo, di qualità  al ribasso, per giunta  indefinito. 
  • Gli uffici comunali ormai a ranghi ridottissimi, sguarniti come non mai per la fuga di funzionari e impiegati. Le limitazioni imposte dalla ristrettezza oraria di apertura al pubblico, in seguito alla grave carenza di personale (di cui riteniamo come unica responsabile la Sindaca) ha creato una sequela di disservizi indegna di un paese che un tempo, in fatto di P.A., era annoverato per l’efficienza della macchina burocratico-amministrativa.
  • Pulizia e decoro urbano  ridotti ai minimi storici di decenza, con amplissimi areali  resi dall’incuria perdurante impresentabili porzioni di terreno incolto. La piazza del Popolo e la via Nora (per non parlare poi delle aree periferiche e delle aree extra urbane) hanno talvolta evidenziato un carente stato di pulizia e un decoro da minimo sindacale,  enunciato solo a chiacchiere da una presunta sensibilità green dell’Assessore  (in)competente.

Cari Colleghi Amministratori, non sappiamo se vi rendiate conto di tutto ciò, ma dopo questa debacle estiva a Pula si respira un clima pesante. Con la vostra sciatteria amministrativa avete  creato un danno di immagine ancora tutto da quantificare. Di certo sappiamo che gli imprenditori del settore turistico e i commercianti pagheranno la vostra superficialità, nei prossimi anni, con un carico di negatività  che graverà sull’economia in modo pesante.  

Una postilla a parte dobbiamo obbligatoriamente riservarla alla gentile Asssessora Pirisinu: è insostenibile continuare sulla falsa riga da lei  tracciata in questi 5 anni nel promuovere (si fa per dire!) un turismo improntato all’insegna dell’improvvisazione. Migliorare i servizi, diversificare l’offerta, spaziare in ambiti turistici che non siano solo mare e spiaggia sono  pura utopia, se si considera che siamo ancora all’ABC (che stenta ad essere correttamente appreso) dell’accoglienza. In altri contesti avremmo chiesto alla Sindaca di togliere all’Assessora la delega, ma per sostituirla con chi? Da un punto di vista politico, al di fuori dell’Assessora ai Servizi Sociali (che sembra cammini sulle sue gambe, almeno per quanto concerne la gestione ordinaria dell’Assessorato), non ce n’è  uno o una che chiuda la porta. Da parte sua (dell’Assessora) ci vorrebbe in primis una bagno di umiltà e, in secondo luogo, un tutor che la instradi nello studio, per valorizzare al meglio le risorse del nostro territorio . Occorre, visto che ci tiene al ruolo,  guidarla passo passo in un percorso virtuoso, sia per consolidare e migliorare l’esistente, ma anche per recuperare il gap accumulato in questi anni di disastrosa gestione del comparto turistico di competenza comunale

Pensare  ai 5 anni trascorsi, e vedere il paese ridotto in queste condizioni, non è certo motivo di soddisfazione per nessuno, noi compresi. Il nostro ruolo di esponenti di minoranza che cercano di fare in pieno il loro dovere, senza fare sconti e chiamando le cose con il loro nome,  ci impone di vigilare quotidianamente su quanto succede nei nostri confini. Per quanto teniamo alle sorti del paese, vorremmo essere smentiti o almeno contraddetti, ma è così evidente la situazione che nessuno della maggioranza, Sindaca compresa, azzarda un contradditorio. Replicare in Consiglio Comunale, al cospetto dei soli protagonisti, o dei pochi fans che ancora fanno da supporter,  serve a poco. Eppure un tempo non lontano i social erano per la Sindaca la vetrina nella quale fare gli spot propagandistici ad uso e consumo del proprio entourage e del “ cerchio magico“ che la circondava.

Agli esordi dell’Amministrazione, con l’entrata da leone e con i discorsi e le promesse che avrebbero dovuto risolvere tutti i problemi di Pula, l’ondata lunga del successo elettorale ha, evidentemente,   fatto perdere di vista la realtà. Oggi c’è da chiedersi: chi l’avrebbe mai detto che  un secondo declino dell‘ “era Medau“, nell’ arco di meno di tre anni, avrebbe rifatto aleggiare lo spettro della fine anticipata della consiliatura? 

Come abbiamo avuto già modo di dire in precedenti interventi,   l’autunno sarà foriero di novità. Come concludere…aspettiamo fiduciosi? Ai posteri l‘ ardua sentenza.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA 

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