Gentilissima Signora Sindaca,

quando si iniziò a costruire la rotonda della S.S. 195 all’imbocco della via Diaz, i disagi alle attività turistiche della costa erano ampiamente prevedibili. Nonostante la stagione fosse ormai avviata, si confidava in una tempistica ridotta, e mai si sarebbe potuto immaginare che i lavori sarebbero stati interrotti una volta fatto lo scavo e delimitata la sede stradale per far passare il traffico veicolare in una strettoia. Nemmeno si ipotizzava che il litorale di S.Margherita fosse purtroppo destinato a subire una gravissima penalizzazione per la presenza di in cantiere che, di fatto, renderà poco appetibile il nostro litorale.

Oggi noi tutti ci chiediamo: come è stato possibile iniziare la rotonda pur sapendo che questa non sarebbe potuta essere terminata in tempi ragionevoli? Come mai nessuno ha valutato che si sarebbe penalizzata una delle filiere economiche più importanti della Sardegna, senza parlare poi del danno di immagine?

Il fine settimana scorso abbiamo avuto le prove generali di quello che sarà il tormentone di quest’estate a Pula: una fila interminabile che parte dalla costruenda rotonda all’imbocco del viale Diaz che si allunga per diversi chilometri. Il giorno successivo al disastro annunciato sono comparsi gli immancabili commenti sulla stampa e sui social, di cittadini e turisti infuriati che si ripromettevano di non metter più piede nella costa sud occidentale dell’isola.

Altrettanto tempestivo è iniziato il rimpallo delle responsabilità, le dichiarazioni di circostanza e tra queste, naturalmente, anche la Sua, rilasciata in TV, alla stampa e sui social, come d’altro canto era ovvio. A nostro avviso, però, si tratta di parole pronunciate fuori tempo massimo, a buoi scappati dalla stalla. Sappiamo benissimo l’importanza che riveste la S.S. 195 per il nostro territorio. Da un punto di vista economico, il nostro comune è quello maggiormente penalizzato da una viabilità statale obsoleta, inadeguata a sopportare il sovraccarico veicolare soprattutto nel periodo estivo. Per questo motivo, al di là delle parole di commiato ad esequie avvenute, ci saremmo aspettati da Lei una maggiore attenzione sulla tempistica di attuazione di questo progetto strategico per il territorio.

Un Sindaco non può solo occuparsi di problematiche che riguardano argomenti strettamente circoscritti ai confini comunali; anzi, siamo convinti che uno dei maggiori compiti del primo cittadino sia quello di guardare oltre il perimetro del proprio territorio. Ma non lo si fa certo in prospettiva di carriera politica, con la partecipazione a convegni, dibattiti, e tavole rotonde, come spesso accade, ma soprattutto per il bene della comunità che si amministra.

Gentile Sindaca, Le abbiamo sempre contestato questa incapacità di vedere oltre il giardinetto sotto il Suo balcone; fuori Pula c’è un mondo con cui i cittadini e il mondo imprenditoriale si confrontano quotidianamente, un contesto che, abbiamo la sensazione, Lei non percepisca e che non Le appartenga. Fluttuare nel meraviglioso entourage dei Suoi affezionati sostenitori, in un firmamento di stelle in cui Lei pensa di essere protagonista, non è che un’ingenua illusione. Nella più concreta realtà politico-amministrativa, in cui ciò che conta non è l’apparire ma l’avere autorevolezza, idee chiare e competenza, capacità di confrontarsi con le istituzioni sovraordinate, Lei, come i fatti dimostrano, non è che una piccola comparsa.

Come leggiamo sulla stampa e come apprendiamo dalle dichiarazioni della Regione, pur se l’interruzione del cantiere è stato un evento in qualche modo non prevedibile, se Lei fosse stata più attenta e previdente, perlomeno non ne avrebbe fatto iniziare la costruzione a ridosso della stagione estiva.

La frittata è fatta, ma non per questo dobbiamo rassegnarci alla sorte avversa, e la prima che non si deve arrendere è proprio lei. Ritenendo che le iniziative finora adottate siano inadeguate e poco incisive, per la gravità del momento non è sufficiente limitarsi a rilasciare interviste alla tv, sulla stampa e sui social. In passato, per l’interruzione di opere infrastrutturali che interessano il territorio, vennero prese bel altre iniziative, anche con gesti forti e significativi.

La Regione che ha la regia dell’opera, deve farsi carico di questo grave danno che gli imprenditori di Pula stanno subendo e continueranno a subire. È impensabile che il cantiere rimanga fermo per tutta l’estate. Se c’è la volontà, i tempi di realizzazione di una rotonda possono essere contenuti, e dalla Regione ci aspettiamo una soluzione in tal senso.

Pertanto, Signora Sindaca, al di là delle nostre divergenze sul modo di Amministrare la comunità, sappia che su questo tema, se avrà l’accortezza di coinvolgerci, noi siamo pronti a dare il nostro contributo per trovare una soluzione, nell’interesse comune.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Elisabetta Loi, Dontatella Fa, Andrea Abis

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