L’AMMINISTRAZIONE MEDAU SI LEVA LA MASCHERA E NONOSTANTE I GIOCHINI DI PRESTIGIO DELLE PERCENTUALI CONFERMA LA VOLONTA’ DI FAVORIRE L’INSEDIAMENTO DI UN UN NUOVO POLO COMMERCIALE.

Dapprima è partita la sensibilizzazione, tramite messaggini stile catena di sant’antonio per informare che in consiglio si sarebbe discusso sull’apertura dell’Eurospin. Niente di più falso, nella proposta di delibera c’è solo la proposta per approvare un piano di lottizzazione con una diversa tipologia di capannoni ad uso commerciale che il proprietario potrà affittare a chi crede (Conad, Nonna Isa, Lidl , Eurospin ecc..). Già una falsa partenza perchè fare riferimento con certezza a un preciso marchio commerciale prima ancora che il piano di lottizzazione venga portato in aula non ci sembra molto corretto.

Poi c’è stato uno dei Consigli Comunali più drammatici e deleteri dei 4 anni dell’Amministrazione Medau che ha dato il colpo di grazia alle piccole attività del centro urbano già in difficoltà per la crisi economica e già aggredite dai grandi centri commerciali di Cagliari e dagli acquisti online. Dopo tutti i tentativi andati a vuoto, nel suo intento di delegare ad altri questa scelta e dopo le paterne rassicurazioni che facevano da corredo a visite mirate agli operatori del settore da parte di Amministratori e supporter, la Sindaca e la sua maggioranza finalmente si sono tolti la maschera e hanno detto la verità ai commercianti su quelle che erano, fin dall’inizio le loro intenzioni in merito alla volontà di insediare delle attività commerciali oltre la statale. Una proposta contrastata da subito dalla minoranza non perchè siamo contrari alla nascita di nuove attività commerciali, come qualcuno ha voluto far credere , compreso l’Eurospin, ma perchè, sicuramente, un insediamento di questo tipo, andrà a creare una concorrenza sleale alle attività commerciali del paese che, di fatto, verranno tagliate fuori. I cittadini e i turisti, una volta insediate queste attività, non avranno nessun interesse commerciale per entrare a Pula perchè al di là della statale troveranno parcheggi gratuiti in abbondanza e ogni tipologia di merce e servizi concentrati in un unico punto.

Dopo l’esposizione del progetto da parte del tecnico comunale la Sindaca, in palese difficoltà e arrampicandosi sugli specchi, come al solito e come da consolidato copione si è avventurata nell’immancabile chiamata in causa di “quelli di prima”, latori del “peccato originale” da cui è nata la questione. La Sindaca, sguainata la spada e indossato l’abito della salvatrice della Patria, ha infatti attribuito le colpe del misfatto all’amministrazione precedente, colpevole di aver destinato all’area artigianale una superficie doppia rispetto a quella che lei ha dimezzato. la Consigliera loi ha evidenziato che ormai è ora di finirla con questo ritornello ormai stonato, sgradevole e infantile che richiama persone che non sono presenti e che, per questo, sono impossibilitate a controbattere. Ma per quanto riguarda l’insediamento commerciale c’è poco da girare intorno e, sempre la Consigliera Loi ha precisato che, nella stessa proposta di delibera presentata in Consiglio dall’Amministrazione c’è scritto che il piano di lottizzazione va esaminato in base alle norme del Piano di fabbricazione del 1989, del P.P.R. del 2006 e del PUC 2015 della Sindaca Medau. L’ex sindaco Cabasino come non c’era nel 1989, non c’era neppure nel 2015 quando la Sindaca riadottò di sana pianta il PUC che poi è alla base del piano di Lottizzazione oggetto della proposta di delibera.

Su questo specifico punto è intervenuto anche il Consigliere Abis che ha rimarcato alcune precisazioni sulle libere interpretazioni della Sindaca su date e sui gratuiti processi alle intenzioni, il tutto finalizzato a colpevolizzare gli altri con l’obiettivo malriuscito di cercare di scrollarsi responsabilità che sono solo ed esclusivamente le sue. La nostra sindaca infatti, con l’immancabile colpo di scena, atto a sbalordire tutta la platea, tira fuori dal cilindro un progetto di piano di lottizzazione protocollato il 19 marzo 2014, col vano tentativo di far credere che l’amministarzione Cabasino volesse sostenere un simile progetto diabolico. Nel suo intervento il consigliere Abis ha di fatto smontato punto per punto questa teoria, argomentando che il piano non era mai passato dalla giunta o dal consiglio , a differenza del piano di lottizzazione presentato dall’amministrazione medau, e che a guardar bene le date e volendoci mettere un po malizia forse quel fantomatico piano del 2014 poteva tranquillamente essere stato presentato da sostenitori di nuovi candidati, quasi a voler screditare l’amministrazione cabasino. Ma soprattutto la cosa più strana e particolare è che dopo le elezioni del 25 maggio 2014 questo piano non è stato ne discusso ne bocciato, e non ha visto alcun tipo di opposizione da parte del fantomatico presentatore. Ne è semplicemente apparso uno identico in forma e sostanza, solo con delle misure ridotte ma di fatto identiche alla zona d1 individuata dal puc 2015 della Medau.

La Consigliera Toccori a più riprese ha ribadito l’inopportunità di questa scelta che finirà di danneggiare le attività commerciali del centro urbano, chiedendo inoltre di fare chiarezza sulle misure.

É stata curiosa e improvvida l’uscita dell’Assessore Pirisinu che ha affermato che la nuova attività commerciale serviva per calmierare i prezzi perché i cittadini andavano a far la spesa a Carbonia dove i prezzi erano più bassi di Pula, dall’aula si è sollevato un mugugno generale di disapprovazione che è valso molto più di una risposta.

Il Consiglio ha poi continuato in un clima teso anche per la numerosa presenza di operatori e dipendenti del settore che ascoltavano esterrefatti la Sindaca che con argomentazioni molto discutibili ed estemporanee cercava di giustificare le proprie scelte.

La Consigliera Fa ha argomentato in maniera puntuale e con documenti alla mano la gravità della scelta della Sindaca Medau. Nel suo intervento ha evidenziato cha da tempo le Amministrazioni di tutt’Italia, in modo particolare al nord, cercano di contrastare la nascita di grandi strutture commerciali, avendo certificato che queste strutture danneggiano il commercio delle città, creando nel contempo la desertificazione dei centri storici. E’ difficile trovare delle giustificazioni all’atteggiamento accondiscendente che vede il nostro Comune andare controcorrente, la più gettonata delle quali riguarda l’aspetto occupazionale: Centro Commerciale = Posti di lavoro ( per ogni posto in un centro commerciale, si perdono sei posti di lavoro nel centro urbano). Per smentire la falsa illusione dell’incremento occupazionale derivante dall’insediamento di un centro commerciale la Consigliera ha riportato gli studi della CGIA di Mestre, che ha elaborato i dati del Ministero dello Sviluppo Economico e di Infocamere relativi alle conseguenze, in termini di riduzione dell’occupazione, determinate dalla diffusione dei centri commerciali.

Intuendo che al danno si potrebbe aggiungere anche la beffa, la Consigliera Loi a nome di tutta la maggioranza ha presentato al Consiglio un emendamento in cui si chiedeva che dal piano di lottizzazione si abolisse la parte commerciale tranne per quei prodotti riconducibili alle dirette lavorazioni artigiane. La Sindaca anche in questo caso ha respinto la proposta .

La minoranza ha quindi presentato anche un secondo emendamento, chiedendo che la parte commerciale fosse ridotta ad una percentuale del 20% , rispetto al 30% presente nella proposta di delibera. Ma naturalmente anche il secondo tentativo è andato vano .

A questo punto la stessa maggioranza, forse spinta dall’insofferenza dei tanti commercianti e dipendenti del settore presenti in aula, ha presentato un emendamento alla proposta di delibera da loro stessi predisposta. Gesto alquanto particolare per una maggioranza, quasi stessero aspettando di capire quale sarebbe stato l’orientamento della platea. In questo emendamento, il 30% del volume previsto per l’intera superficie del piano attuativo verrebbe concentrato nel primo lotto , trovando così secondo loro la risoluzione a tutti i problemi.

Un escamotage che non cambia di molto né la volontà della Sindaca e neppure la sostanza, perchè nel lotto possono insediarsi circa 1200 metri quadri per ogni singola società fino all’ammontare del 30% delle volumetrie totali disponibili nell’intero comparto che poi, con i trucchetti dei magazzini interrati e con le mascherate superfici espositive nei piazzali, sarà possibile realizzare dei grandi spazi di vendita.

Tra lo sconcerto di tutti rimane l’amaro in bocca per il comportamento della Sindaca che in campagna elettorale aveva parlato di tutela del lavoro per i locali, di difesa delle attività imprenditoriali e, tra l’altro, si era espressa in più occasioni sulla contrarietà di far insediare delle attività di grande distribuzione compresa l’ultima intervista rilasciata alla stampa in occasione della discussione delle osservazioni della Regione al PUC. Oggi invece dobbiamo prendere atto del tradimento delle promesse e, soprattutto, dover subire una scelta, a dir poco scellerata che sarà la causa della morte delle attività commerciali all’interno del perimetro urbano di Pula..

Comunque ci rimane un dubbio, come mai non ha detto la VERITA’ da subito, una mancanza di chiarezza che, ancora oggi, lascia adito a molte interpretazioni. Lei ha fatto questa SCELTA, fa parte delle prerogative del suo mandato. Invece non fa parte delle sue prerogative il comportamento scorretto di lanciare il sasso e nascondere la mano e tantomeno o far credere a chi ascolta che quel sasso fosse…manna piovuta dal cielo

Questo ultimo pensiero lo lasciamo a una vostra libera e razionale interpretazione.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Elisabetta Loi, Andrea Abis, Francesca Toccori, Donatella Fa

1 COMMENTO

  1. Signorina Sindaca, come mai ha permesso alla società CONAD di costruire una piscina sul tetto del supermercato? Con quest’opera l’altezza dello stabile va molto oltre il limite stabilito dal piano urbanistico.
    Se non interviene subito Lei rischia di essere denunciata.

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