Gentilissima Sindaca,

Dopo il primo commento a caldo, ci sembra doveroso aprire una riflessione politica su quella che Lei, rivolgendosi ai cittadini, chiama “scelta” la mancata candidatura alle regionali. Come abbiamo detto un istante dopo appresa la notizia, più o meno tutti viviamo e frequentiamo le segreterie dei partiti e siamo perfettamente a conoscenza delle dinamiche che, come dice Lei, l’hanno portata alla “rinuncia”.

Cara Sindaca, anche in questa occasione cerca di mistificare la realtà, ben sapendo che è diversa da quella che racconta ai cittadini. Lei non ha rinunciato! Diciamo che è stata “indotta” a rinunciare perché “scaricata” dalla sua stessa corrente politica che ha preferito riservare una posizione privilegiata in lista ad un’altra donna. Evidentemente, ha un peso politico maggiore del Suo.

Nel Suo accorato annuncio, a dire il vero, qualche verità l’ha detta, quando afferma che “…in questi mesi, ho incontrato diversi esponenti del mondo politico…” Ne siamo a conoscenza. Una volta che la Sua corrente politica l’ha abbandonata alla deriva, Lei si è arrabattata a bussare tante porte dei partiti del centrosinistra, con la speranza di trovare una candidatura che Le potesse dare qualche possibilità di essere eletta.

Ripristinata la versione autentica di come si sono svolte le cose, cara Sindaca, è giusto fare alcune riflessioni:che la Sua più grande ambizione fosse quella di diventare Consigliera Regionale, a Pula e altrove lo sapevano anche i sassi; lo testimonia la frenesia e il Suo attivismo di quest’ultimo anno:massimo presenzialismo a Pula e fuori, interviste e foto anche per cose futili, comparse in palcoscenico per allietare con il Suo forbito argomentare il pubblico del “Maria Carta”. Non abbiamo dimenticato di averla vista, in più occasioni, sostenere la causa della parità di genere in politica. Ci dispiace dell’occasione mancata perché questa sarebbe stata l’unico modo tangibile per testare il Suo reale peso politico: una donna che si spende in una competizione elettorale, confrontandosi con altre donne ed altri uomini, forte di un consenso elettorale presunto che, purtroppo, non potrà rivelarsi nelle reali dimensioni.

Ma anche qui c’è una verità elusa, in quanto il problema non è stato trovare un posto in lista, ma piuttosto una posizione vantaggiosa che Le permettesse di avere chance per essere eletta. Andare ad occupare in lista una posizione da comune mortale è stata per Lei una soluzione inaccettabile, non conciliabile con il “Super Ego Politico” che la caratterizza.

Chi milita in un partito, quando non può vantare crediti, non deve nemmeno pretendere di avere in lista delle posizioni privilegiate, a scapito di altri o di altre. Ci sembra che Lei dalla politica e, nello specifico, dal Suo partito, abbia già avuto tanto. Come dimenticare, giusto per rinnovare la memoria dei bei tempi andati, quando, di punto in bianco, per una serie di circostanze fortunate, senza neppure essersi misurata in una competizione elettorale, fu nominata Assessora Provinciale? Ormai, anche Lei è abbastanza matura per capire che la provvidenza non può venirLe sempre in soccorso. Proprio per aver ricevuto più di quanto abbia dato, si sarebbe dovuta sentire in dovere di accettare una candidatura anche con il margine di rischio cui va incontro un candidato “ comune mortale”, ovverosia come fa chi si candida per la prima volta. Se non si viene eletti, pazienza!…si da comunque un contributo al partito di appartenenza.

Anche in quest’occasione, all’interesse del Partito ha preferito privilegiare il Suo tornaconto personale, lasciando il Suo potenziale elettorale a giacere al fresco in cantina.

Tra le “scuse” accampate, vi è quella secondo la quale la Sua eventuale elezione in Regione l’avrebbe allontanata da Pula: queste innocenti frottole le può dar da bere a chi non conosce la composizione dell’attuale Consiglio Regionale, dove i Sindaci/Consiglieri Regionali non sono certo mosche bianche, e per il loro territori sono sempre stati un valore aggiunto.

Comunque, se consente, la parte della Sua accorata omelia che reputiamo più stucchevole in un contesto lessicale sdolcinato e melenso, riguarda i Suoi reiterati propositi di volersi dedicare al PUC e al Porto. Il PUC, insieme Piano Particolareggiato del Centro Storico, al Piano di Valorizzazione di S. Margherita, al piano di Utilizzo dei Litorali, che sono il cuore dello sviluppo economico e sociale di Pula, cara Sindaca, giacciono da 5 anni nei cassetti della Sua scrivania, sacrificati agli equilibri della maggioranza e anteposti alle spiccioli iniziative finalizzate al consenso elettorale (di cui ora non saprebbe più che farsene) e a collezionare qualche like nella sua pagina social. Se veramente Le stava tanto a cuore il PUC, ci farebbe piacere sapere quante volte è andata in Assessorato a perorare la causa, a trovare soluzioni ecc…,come fanno tutti i Sindaci che hanno interesse perché l’iter si concluda al più presto. Quando parla del porto ci fa sorridere, poiché lo cita dopo che ha azzoppato definitivamente l’unica progettualità che poteva stare economicamente in piedi.

La melassa da “libro Cuore” con cui strappa ai fans di facebook qualche lacrimuccia di commozione è invece contenuta nella parte dove recita “…mai ho pensato di anteporre la mia carriera politica …rispetto al desiderio di cambiare la qualità della vostra vita”: vorremmo capire in che modo ha cambiato positivamente la vita dei Suoi amministrati. L’impegno profuso per acquisire crediti per una Sua candidatura, l’hanno portata, anche mentalmente, lontano dalla realtà cittadina. Nei 5 anni del suo mandato abbiamo solo visto un progressivo deterioramento della situazione economica del territorio; le attività commerciali chiudono una dietro l’altra, e se usciamo in piazza dopo le 20 c’è il deserto. Ha salassato i cittadini e i turisti con milioni di euro per multe frutto delle le sue geniali trovate; negli uffici comunali sono scappati persino gli impiegati, e oggi non riesce a garantire neppure orari congrui per servizi essenziali come l’anagrafe e il servizio di vigilanza. L’ufficio finanziario non ha un responsabile da un anno. Per non parlare poi dei mutui contratti dal comune per milioni di euro che graveranno sulle prossime amministrazioni e generazioni di cittadini.

Le uniche folle che vediamo intorno agli uffici comunali le troviamo di fronte ai servizi sociali perché invece di creare opportunità di lavoro, in questi anni Lei ha privilegiato svariate forme di assistenzialismo, tali da togliere alle persone pure la dignità.  

Ci sarebbero ancora tante cose da dire, e non mancheranno sicuramente le occasioni per approfondire.

Gentile Sindaca, in conclusione, quello che è accaduto per la mancata candidatura ha bruciato le Sue ambizioni, è “la tempesta” che interpretiamo come conseguenza del “vento” che ha seminato in questi anni. Tante volte Le abbiamo raccomandato di avere un atteggiamento più collaborativo e meno spigoloso con tutti, a partire dai Sindaci vicini, dagli Assessori Regionali, con lo stesso PD dove si è arroccata nella corrente più ortodossa e minoritaria, nell’ambito della Città Metropolitana ecc…Invece abbiamo avuto la sensazione che traesse linfa vitale per la Sua esistenza politica nel crearsi inimicizie e vedere fantasmi dappertutto. Un Suo limite politico che, alla lunga, ha isolato anche Pula, facendo perdere al paese e al suo territorio tante opportunità di sviluppo. Ora che il treno delle elezioni regionali l’ha lasciata in stazione, e dovrà stare in sala d’attesa anche per la prossima corsa delle comunali, si rilassi, e cerchi di dare finalmente corso alle tante promesse che attendono di essere attuate.

Cordialmente

I CONSIGLIERI COMUNALI

Angelo  Pittaluga, Elisabetta Loi, Andrea Abis, Donatella Fa, Francesca Toccori

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