LA SINDACA NON ILLUDA I CITTADINI E DICA LA VERITÀ’: IL PUC “IN
DIRITTURA D’ARRIVO” E’ SOLTANTO UNA PIA ILLUSIONE

Forse è stato meglio aspettare qualche giorno per commentare le affermazioni della Sindaca in merito alle dichiarazioni rilasciate sulla stampa sull’argomento PUC, a cominciare dal titolo. La fretta è sempre cattiva consigliera. E deve aver avuto una grande premura la Sindaca a parlare di “PUC in dirittura d’arrivo”, terminologia che, nel linguaggio comune, si riferisce al tratto finale rettilineo del percorso di una gara di velocità, che inmaniera chiara ed inequivocabile richiama ad un evento strettamente correlato ad una tempistica di imminente conclusione.
Dal contenuto dell’intervista siamo arrivati ad una conclusione in cui prospettiamo due tesi, una più grave dell’altra: nella prima ipotizziamo che la Sindaca abbia una scarsa conoscenza della materia e che le affermazioni facciano parte non di un’analisi puntuale del PUC adottato, ma di una narrazione scaturita da una libera interpretazione dei dati e dei numeri contenuti nella proposta di delibera. La seconda tesi, ben più pesante della precedente, potrebbe essere attribuibile al suo modo
di mistificare la realtà dei fatti, nascondere le difficoltà e stendere una supercollaudata cortina fumogena, densa di parole e di frasi suggestive, ad uso e consumo della tifoseria più fidelizzata.
Su quest’ultima interpretazione ci farebbe piacere ricordare alla Prima Cittadina che quando parla  di PUC non sta parlando di bazzecole, come ad esempio ha fatto per il tanto enfatizzato “polmone verde” in via 24 Maggio di 30 metri quadri, oppure quando, poco dopo la sua prima elezione, annunciò l’inaugurazione della grande “opera strategica” della rotondina formato “lego” a Nora. Oppure, ancora, dopo due anni all’installazione, il sofferto avvio della “casetta dell’acqua” costata un patrimonio di soldi pubblici. Senza dimenticare la convegnistica del tipo di quella avente il “fico d’india” come protagonista, sponsorizzata dal Comune, che alla fin fine si presta più che altro a diffondere l’immagine della Sindaca nei social e nella stampa.
Quando si parla di Piano Urbanistico, la Sindaca dovrebbe sapere che si prospetta il futuro, e con esso la pianificazione urbanistica per i prossimi decenni e lo sviluppo del territorio nel suo complesso. Per questo siamo estremamente preoccupati dal contenuto approssimativo delle sue dichiarazioni. Quando la Sindaca parla di “dirittura d’arrivo” ci si aspetterebbe un arco temporale di un paio di mesi. Purtroppo la realtà è ben diversa: invece di apportare dei correttivi al PUC lasciato dalla precedente amministrazione, già concordato con la Regione, il 24 novembre 2015 ha pensato bene di revocarlo, ottenendo due invidiabili primati: ha ricominciato tutto da capo buttando alle ortiche circa 400 mila euro, ossia le risorse necessarie per predisporre un lavoro, durato quasi 10 anni, e pressoché concluso. Altri Sindaci, che tra l’altro la nostra prima Cittadina ben conosce, nonostante siano alla guida di amministrazioni di totale rottura ideologica con chi li ha preceduti, hanno avuto il buon senso e l’intelligenza di adottare il PUC che si erano trovati già predisposto, senza che ciò precludesse la facoltà di apportare le modifiche secondo la visione di sviluppo delle loro cittadine e dei territori annessi. Questi Sindaci, disponendo del PUC, hanno rilanciato l’economia e dato una base certa su cui costruire il futuro dei propri amministrati.
Invece l’amministrazione Medau, presa dall’ebbrezza della vittoria, ha voluto fare come Nerone, “dar fuoco a tutto” con l’obiettivo di distruggere ogni traccia del passato per poi, secondo la sua fantasia, intestarsi i meriti delle novità che la nuova amministrazione avrebbe dovuto apportare.
Una politica miope, la sua, che ci ha portati all’isolamento politico, istituzionale ed economico.
In quattro anni di amministrazione, ad analizzare le “innovazioni” della Sindaca, si materializza l’immagine di un Comune, il nostro, indebitato per milioni di euro: un conto salato pagato (dai cittadini) per celebrare la propria magnificenza, ad imperituro ricordo dei posteri. Fossero opere di importanza strategica lo capiremo, ma riteniamo che il “bosco di città”, per citare un esempio su tutti, potesse lasciar spazio, semmai, al completamento di opere pubblico ancora incompiute.
Oggi, al là degli aspetti mediatici che producono solo parole e immagini, convegni, interviste e foto, c’è rimasto ben poco. La scenografia presenta una realtà ben diversa, con
un’Amministrazione che vive alla giornata e che ha grosse difficoltà a gestire persino
l’ordinario.
Con il Puc è successa la stessa cosa. La Sindaca deve avere il coraggio di dire ai Cittadini la
verità, e affermare che è solo all’inizio di un lungo percorso amministrativo. Per non alimentare false speranze, sarebbe sufficiente dire che tutto il PUC dovrà essere nuovamente sottoposto a procedura di VAS (valutazione ambientale strategica), un iter complesso e intricato dove ogni singola scelta dovrà essere esaminata da circa 50 enti, ognuno dei quali farà delle osservazioni che dovranno successivamente essere recepite dal Comune.
La definitiva conclusione difficilmente vedrà la luce in tempi celeri, ipotesi che oggi, nonostante le parole della Sindaca, è facilmente prevedibile.
In conclusione, ci siamo limitati a commentare solo il titolo dell’articolo sullo strumento
urbanistico. Scorrendo l’intervista, quando si parla di numeri e di scelte, ci sarebbe ben altro da correggere e da commentare, tanto che ci viene il dubbio che il PUC la Sindaca non l’abbia mai letto. Le scelte urbanistiche saranno Sue? Dai contenuti delle dichiarazioni ci sembra che lo conosca ben poco.
Ma di questo tratteremo nei prossimi capitoli perché è nostro dovere farvi conoscere anche “ l’altra verità”. Starà a Voi cittadini giudicare quale sarà la più attendibile.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Donatella Fa, Elisabetta Loi, Andrea Abis

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