Signora Sindaca,  Signori Assessori, Signori  Consiglieri di maggioranza,

Non riusciamo a capire se vi rendiate conto della gravità dei rilievi che  abbiamo evidenziato. Danni riconducibili solo ed esclusivamente alla vostra azione amministrativa e che, in questi anni, con il progressivo deterioramento, andrà inesorabilmente a compromettere anche le future Amministrazioni. Se continuate di questo passo, ad avvalorare il vostro giudizio che, forse troppo affrettatamente avete tranciato su chi vi ha preceduti,  accecati come eravate  dall’euforia della vittoria elettorale, ora dovrete cominciare a redigere i vostri di bilanci e  considerare ciò che lascerete in dote alla nostra cittadina. Se non correrete ai ripari tempestivamente, dati alla mano,  il vostro mandato sarà costellato di macerie e ci sarà  davvero tanto da ricostruire. Il tempo scorre e il 2022 si avvicina a grandi passi.

Dalla lettura dei numeri, anche ai  profani della materia saltano agli occhi dei dati che sono la cartina di tornasole della vostra incapacità amministrativa. 

Partiamo dall’avanzo di amministrazione di 9.609.102,18 euro. Dall’analisi delle varie voci che contribuiscono a strutturare questa ingente cifra ci rendiamo conto che la vostra Amministrazione è totalmente incapace sia di spendere i soldi che ha già in cassa per realizzare opere e per dare servizi e sia di incassare i crediti. In questi anni non avete mai curato una pur minima programmazione, state vivendo alla giornata, incapaci di individuare le priorità, creando di giorno in giorno  una situazione devastante,  sempre più evidente,  che purtroppo  si traduce nei disservizi che i cittadini vivono quotidianamente. 

Per capire e per avere conferma di quanto su esposto andiamo a scorporare e ad analizzare le voci di cui è composta questa importante cifra. Dai numeri ci rendiamo conto che la somma di € 9.609.102,18  comprende € 5.915.284,03  destinati per la maggior parte alla realizzazione di opere che rimangono inspiegabilmente bloccate. Tutti soldi che negli anni  sono arrivati al comune e che l’amministrazione è stata incapace di spendere. Tra l’altro, facendo un’analisi più approfondita, abbiamo scoperto che una buona parte di questa cifra proviene da finanziamenti avuti dalla precedente Amministrazione per opere che non sono  mai finite. Per questo motivo non ci possiamo esimere di ricordare le vostre promesse elettorali. Nel vostro programma avete dedicato un intero capitolo “all’efficienza amministrativa”. Che dire poi “delle incompiute”, additate in sede di comizio elettorale come una colpa grave da addebitare senza attenuanti di chi vi ha preceduti. Sono passati ormai oltre 6 anni, e lasciamo a voi, ma soprattutto ai cittadini, il compito  di aprire una riflessione e di trarne delle conclusioni.

Tornando  all’avanzo di amministrazione troviamo un’altra voce riconducibile alla somma sostitutiva di 160 mila euro che il Comune ha incassato per le mancate cessioni da parte del S. Efis Hotel e che avete destinato all’esproprio di un terreno per garantire un nuovo accesso al mare ai cittadini. Ricordiamo tutti gli annunci trionfalistici: Sindaca, nella Sua comunicazione dai toni auto celebrativi, se ricorda ha parlato di “un diritto che si è sottratto (ai cittadini)  per oltre 25 anni”, per poi continuare affermando che “… si è rimarginata una vecchia ferita, ridando dignità ai diritti calpestati…. “. Oltre ai palesi ritardi, avevamo espresso delle perplessità sulla tempistica nell’occuparsi del problema, avvenuta solo dopo il subentro di una nuova proprietà. Anche sulla scelta effettuata, sarebbe stato più corretto, perché più baricentrico, puntare sull’esproprio dell’area che una volta era occupata dalla Lega Navale e che, fino all’anno scorso, garantiva un libero accesso alla spiaggia. Ufficialmente tutto tace e intanto un’ altro accesso al mare da quest’anno viene precluso ai cittadini (ci riferiamo, appunto,  all’ex Lega Navale dove il proprietario ha deciso di chiudere). Ci farebbe piacere essere informati sugli sviluppi dell’iter amministrativo, anche perché ci è giunta notizia che la delibera di esproprio sia stata annullata dal TAR. Dovrebbe far tesoro sul fatto che quando si fanno delle scelte è d’obbligo, perlomeno, avere l’accortezza di fare una corretta valutazione, soprattutto quando si fanno annunci fuori luogo, con il rischio poi di rimediare danni e pessime figure. 

Sempre dell’avanzo di amministrazione troviamo la somma 3.533.818,15 euro che non può essere utilizzata per la realizzazione di opere o manutenzioni straordinarie, o meglio può essere utilizzata in proporzione ai crediti incassati dal comune. Al danno per i 5.915.284,03 di euro di fondi vincolati per opere pubbliche che l’amministrazione non riesce a spendere per incapacità si devono aggiungere 3.533.818,15 di euro che ugualmente non possono essere utilizzati per realizzare opere e dare servizi perché siete incapaci di riscuotere i crediti dei cittadini morosi o di chi non paga i servizi erogati dal comune.  

Altro fatto inaccettabile, soprattutto in periodi di crisi come quella attuale, è che il comune abbia alla data del 31.12.2019 un saldo di cassa in banca di  euro   8.654.723,20 (al 31.12.2018 era di  € 6.855.893,02). Questo dimostra che oltre a non realizzare le opere e pagare in ritardo quelle con lavoro in corso, non si stanno pagando regolarmente tutti gli altri fornitori del Comune. Questa grave situazione è stata  rimarcata anche dal nuovo revisore, come meglio precisato più avanti. La situazione non è migliorata di molto al 30.06.2020  quando il saldo era di circa  € 7.000.000. Questo stato di cose smentisce le affermazioni della Sindaca che ogni qual volta i cittadini e i turisti si lamentano per la mancanza di servizi nelle spiagge o gravi carenze del decoro urbano o nelle manutenzioni, senza alcuna remora (per non usare il termine “vergogna”, forse più  appropriato) afferma candidamente che “non ci sono soldi”, tranne quelli trovati per la realizzazione della recente piazzetta dedicata alla Madonna di Fatima, costata 85 mila euro, laddove,  come per autentico miracolo, sono state subito trovate  le risorse e nel giro di pochissimi mesi (con procedura di massima urgenza !!!) e  si è realizzata l’opera, scavalcando i pareri  dell’Assessore ai Lavori Pubblici e dell’intera Giunta. Trattandosi di un’opera con risvolti di carattere religioso, si può tranquillamente dire che la Sindaca di Pula, per la sua realizzazione, ha adottato un nuovo percorso amministrativo, il “ Motu Proprio” che è prerogativa dei Pontefici. 

Risulta evidente che  i soldi in questi anni non  sono mancati, anzi ne avete gestito anche troppi;  il problema è che non li sapete amministrare e non sapete individuare le priorità.

Il Revisore dei Conti, come previsto dalla legge, fa anche una ricognizione sul ritardo dei pagamenti alle ditte che forniscono appalti e servizi al comune. Questo è un aspetto grave che abbiamo messo in evidenza anche nel precedente consuntivo. Al di là dell’aspetto contabile e degli obblighi di legge, ci sono delle questioni che vanno in netto contrasto con  quanto riportato nel vostro programma elettorale, che voi avete dimenticato, e che noi invece continuiamo a leggere con attenzione. Nel vostro programma di mandato, nella premessa del capitolo dedicato al lavoro, sono riportate queste testuali parole “..riteniamo possibili interventi a sostegno delle imprese e in aiuto a coloro che hanno perso il posto di lavoro…” Voi dovreste sapere che se un’impresa o un fornitore non viene  pagato secondo le scadenze previste dal capitolato d’appalto, lo state mandando in rovina, e con loro state mandando in rovina anche le famiglie dei loro dipendenti. Ma a questo danno dobbiamo anche aggiungere l’aggravante delle vostre giustificazioni correlate alla carenza di personale,  rilevate sia dalla revisora nel suo parere e sia nella relazione della Giunta. Ma mentre la revisora fa una constatazione di un dato di fatto, voi su questa carenza di personale avete delle gravi responsabilità. Non ci risulta che si sia verificato un alto indice di assenza dei dipendenti  comunali per malattia. Da anni la minoranza segnala la pessima gestione da parte della Sindaca delle risorse umane che ha portato alla fuga di personale qualificato, sulla cui formazione le amministrazioni precedenti avevano investito parecchio, ottenendo dei risultati importanti. E’ sotto gli occhi di tutti come lei, Sindaca, abbia puntato sull’utilizzo di personale precario (che si avvicenda, spesso in tempi brucianti e non beneficia di corsi di aggiornamento professionale) senza rendersi conto del danno che questo crea all’efficienza della macchina amministrativa, primo fra tutti il  ritardo sull’espletamento delle pratiche  dovuto allo smantellamento dell’apparato amministrativo che  peraltro mette a rischio i responsabili degli  uffici  che possono essere chiamati a pagare interessi di mora altissimi per i ritardati pagamenti, come la legge prevede. Quindi, oltre al danno alle imprese, al sovraccarico di lavoro degli uffici, c’è anche da considerare  l’esposizione del personale del Comune al rischio di rispondere personalmente per addebiti di cui non hanno una responsabilità  diretta. Spesso il loro grande senso del dovere comporta di doversi sobbarcare delle incombenze che potrebbero indurli, infatti, a commettere degli  errori che in taluni casi devono essere rimediati pagando di tasca propria. 

Anche sul capitolo accertamento dei residui c’è molto da dire sia in termini contabili e sia in termini di scelte politiche. Ci soffermiamo solo sulla parte politica. Nella relazione della Giunta si afferma che c’è stata una cancellazione dei residui attivi per  1.466.703,43 euro e una cancellazione dei residui passivi di 1.450.584,58 euro. Di queste cancellazioni voi date dei giudizi positivi su cui nutriamo forti dubbi, anzi a dire il vero siamo seriamente preoccupati. I residui attivi sono costituiti dai crediti che l’Amministrazione deve incassare. Una somma importante composta da mancati incassi di tasse e di imposte: Ici, Tari, Tosap, mancate riscossioni per servizi erogati ai cittadini, canoni d’affitto non riscossi, oneri di urbanizzazione non riscossi ecc….. Ogni credito è accompagnato da un  nome, cognome e indirizzo. Siamo sicuri che in questa ricognizione, prima di cancellare anche un solo credito, sia stata fatta un’attenta valutazione finalizzata a percorrere tutte le strade possibili per un recupero? Voi capite che, soprattutto per i crediti derivanti da tasse e imposte, ci riferiamo quasi esclusivamente a soldi che solitamente vengono pagati dai cittadini a fronte di servizi erogati. É bene evidenziare che quello che non paga un cittadino, lo pagano inevitabilmente tutti gli altri virtuosi. Nel considerare la somma abbastanza rilevante per il nostro Comune,  abbiamo dei dubbi che  siano state fatte con la massima attenzione queste valutazioni, e c’è il serio rischio che si possano creare grandi disparità contributive, dove i cittadini virtuosi si dovranno anche far carico delle somme di quelli che avrebbero dovuto pagare e che invece non pagano. Questo, per esempio, avviene sistematicamente per la Tari, dove il costo del servizio non può essere ripianato con soldi di bilancio, ma esclusivamente rispalmandolo tra i cittadini.

Non meno grave è la cancellazione dei residui passivi che sono costituiti principalmente da somme di bilancio destinate per opere pubbliche che non sono state realizzate e che quindi vengono restituite a chi le ha erogate, come quelle provenienti da Regione,  Stato ecc..

Sempre nell’ambito dei residui, un capitolo a parte dovrebbe essere dedicato al credito verso la “Pula Servizi”. In più occasioni è stato segnalato al revisore e alla maggioranza, per adesso senza nessun risultato. Ma qui si tratta soprattutto di aspetti tecnici rimasti incompresi da parte degli  amministratori, perciò avremo modo di tornare  sull’argomento.

Sempre rimanendo nell’ambito dei crediti non riscossi,  partiamo dall’anno 2015 quando la nuova legge che regola il sistema di contabilità degli enti locali ha imposto ai comuni di accantonare una quota annuale per far fronte ai rischi di mancato incasso dei crediti. Per il Comune di Pula, effettuati i dovuti calcoli,   è risultata una cifra pari ad € 209.797  annuale  (ricordiamo che i crediti sono rimasti iscritti in bilancio e si confermava l’obbligo di attivare tutte le azioni finalizzata al recupero). Infatti, l’Amministrazione si sarebbe dovuta sentire stimolata a potenziare  le azioni di recupero di questi crediti perché  sarebbero potuti essere utilizzati per la realizzazione di opere pubbliche o per erogare servizi. Cosa avrebbe dovuto fare la Sindaca? Innanzitutto non depotenziare l’ufficio tributi ma, al contrario, potenziarlo. Ed inoltre avrebbe dovuto dare disposizioni affinché alla fine dell’anno non rimanessero  entrate libere  da impegnare o fossero ridotte al minimo, cosa questa non semplice che richiede  impegno e conoscenza del meccanismo accertamenti/impegni oltre che vigilanza sull’andamento del processo.

La  Sindaca/assessora al bilancio,  invece, non certo intenzionalmente ma perchè distratta da altre  “cure”,  si è trovata  ogni anno a ridurre parte del  disavanzo  utilizzando risorse libere senza far tesoro di quello che la minoranza aveva cercato di farle capire. Tutto questo a discapito delle opere e servizi  destinati ai cittadini. Quando verranno recuperati i crediti  le somme potranno essere impiegate,  e se questi venissero stralciati  il danno sarebbe definitivo. A questa amministrazione il futuro non sembra riservare piacevoli sorprese, visto che nei suoi  6 anni di mandato si sono accumulati  più 500.000  euro all’anno di morosità sulla TARI. Queste somme contribuiscono a implementare il fondo crediti di dubbia esigibilità che è un fondo di garanzia previsto dal legislatore che ti obbliga ad accantonare questi crediti con una percentuale diversa a seconda della tipologia delle entrate accertate ma non incassate. Più semplicemente,  queste somme potranno essere utilizzate solo quando i crediti saranno incassati dal Comune. 

Alla voce ”Analisi Indebitamento e Gestione del Debito” arrivano le note dolenti che anche in passato sono state motivo di accese polemiche con la maggioranza, infatti parliamo dei mutui.

La Sindaca, forse con la convinzione di ingannare se stessa per trovare una giustificazione ai mutui di cui ha gravato il comune in questi anni, fa sempre riferimento alla capacità di indebitamento dell’ente, rifacendosi a un prospetto riportato nel consuntivo. Abbiamo  più volte messo in evidenza che questo prospetto non è più attuale, anzi, è fuorviante e dannoso per l’amministratore che non lo sa interpretare nella maniera giusta. La Sindaca, quando abbiamo segnalato che era un errore contrarre mutui per opere non durevoli e prioritarie, si è giustificata dicendo che d’altronde gli interessi sui mutui incidevano per 0,42% sul totale delle entrate dei primi tre titoli a fronte di un limite di  10% disponibile. Le rispondiamo ancora facendo una proiezione su quello che succederebbe se si utilizzasse il limite consentito (10%):

oggi abbiamo mutui in ammortamento per circa € 3.000.000, la rata per quota interessi (€ 81.233,04) incide per il 0,56% sui primi 3 titoli. 

Utilizzando il limite disponibile (€ 1.457.022) si potrebbero contrarre mutui per un importo di circa € 53.000.0000 (cinquantatre milioni), che per essere restituiti in 20 anni  senza interessi richiederebbero il pagamento di una rata  annua di € 2.650.000, cifra che non sarebbe assolutamente alla portata del nostro Comune .  Risulta evidente che sia necessario   utilizzare altri ragionamenti adatti a valutare il limite di indebitamento consigliato. E speriamo che questa volta la Sindaca  rifletta sulle osservazioni in proposito fatte da noi della minoranza.

Tra le opere che hanno usufruito dei mutui ricordiamo il “Bosco delle Storie” , la riqualificazione del litorale, il marciapiede che porta alla lottizzazione Mulvoni, l’acquisto di panchine e persino le foto sulla parete della chiesa di S. Efisio.  A pochi anni dalle loro realizzazioni sono in totale degrado, il marciapiede addirittura costruito con due pali in mezzo  che aspettano ancora di essere spostati. 

Come si fa a contrarre mutui  con scadenza ventennale per  realizzare palizzate in legno, altalene, piantumazione di fiori , prati verdi, poster per coprire bruttezze che andrebbero rimosse con opere concrete, etc. e che hanno una vita media, se tutto va bene, di poco superiore ai cinque anni? È sufficiente constatare in che condizioni si trovano oggi, dopo appena 2 anni dalla loro realizzazione.

Ribadiamo comunque ancora una volta che noi non siamo contrari in assoluto alla contrazione di mutui, ma riteniamo si debba ricorrere a questo mezzo di finanziamento con moderazione,  solo come co-finanziamento per la realizzazione di opere sovvenzionate da fondi provenienti da Regione, Stato e dalla Comunità Europea, o per opere prioritarie che si rendano indispensabili. 

Ma, a nostro avviso, la parte più interessante è la parte in cui  la relazione,  sia quella della revisora e sia quella della Giunta riserva alle spese per il personale. Come un mantra, in questi anni, per ogni disservizio l’Amministrazione si giustifica con la “carenza del personale” dettata da vincoli imposti dallo Stato. La smentita a questa facile e fuorviante giustificazione la troviamo già nei calcoli riportati nella relazione dalla revisora, dove si evince che l’amministrazione ha speso  per il personale  in meno rispetto a quello che la legge gli permetteva € 220.928,77 nel 2018, € 160.809,19 nel 2019, ed  inoltre non ha utilizzato le somme disponibili consentite per l’assunzione di vigili ed altre mansioni a tempo determinato.

Questo dato mette in evidenza inequivocabilmente una mancata programmazione e una incapacità ad individuare le priorità. Senza la macchina amministrativa efficiente ed efficace per numero e competenze, un’Amministrazione non va da nessuna parte. Dovreste chiedervi: quali motivazioni hanno portato alla desertificazione degli uffici? Come mai chi ha potuto è scappato a gambe levate? Come mai invece di sopire le conflittualità le avete accentuate? Perché avete sempre anteposto il piglio autoritario all’autorevolezza, facendo venir meno la capacità d’ascolto?  Queste ultime, purtroppo sono una   costante per chi vive di “autodeterminazioni celebrative” fini a se stesse e che di autorevolezza ne ha avuto sempre poca. Avete riempito gli uffici di funzionari a tempo determinato, qualcuno si è addirittura affacciato negli uffici solo per pochi giorni, per poi trovare delle motivazioni per scappare, tutte persone che, una volta finito il vostro mandato, dovranno andare via lasciando gli uffici allo sbando. Altre volte, come adesso, avete caricato i capi area di deleghe non compatibili al loro profilo professionale esponendoli a gravi rischi. Queste sono le politiche sul personale che avete costruito in questi 6 anni, ovvero il nulla. Non riuscite neppure a trovare un Segretario Comunale perché evidentemente la fama di cui gode Pula, grazie a voi ed  al vostro operato politico, non la rende una sede appetibile. L’ultima novità di cui siamo venuti a conoscenza è il futuro licenziamento di 2 impiegati della Pula-Servizi che lavorano nell’ufficio tributi, che da un giorno all’altro, dopo aver vinto un concorso per un posto a tempo indeterminato, si troveranno senza lavoro. Finalmente avete gettato la maschera e abbiamo capito quale è l’attenzione per le persone più fragili che forse per voi non va oltre la compilazione del modulo per il piccolo sussidio di sopravvivenza, la busta della spesa o lavorare qualche ora nelle società che erogano servizi per il Comune. Ma l’aspetto che più ci indigna è che ad oggi non sappiamo da chi verranno sostituiti e che si rischia la chiusura dell’ufficio tributi dopo il mese di agosto. 

Signori Amministratori, in tema di personale, con questa operazione avete toccato il fondo, e non sappiamo quali possano essere i vostri disegni. Sappiate però che le vostre azioni saranno sottoposte a stretta osservazione e se non saranno compatibili con gli interessi della comunità, non avremmo nessuna remora a segnalarli a chi di dovere. Dagli atti abbiamo saputo che fra poco andranno a ricoprire il posto di capi area due nuovi funzionari, uno per l’ufficio vigili e uno per il servizio finanziario. Aspetto non trascurabile è il fatto che non hanno vinto il concorso bandito dal comune di Pula, ma arrivano per scorrimento di altre graduatorie di altri comuni. Come consiglieri di minoranza ci sentiamo di formulare loro i migliori auguri, visti i trascorsi burrascosi di questi uffici. Ne hanno veramente bisogno. Speriamo che non si scoraggino da subito e soprattutto che rivendichino  la loro autonomia gestionale. Rispetto agli altri, però, hanno un vantaggio: possono vedere all’orizzonte la fine del mandato di questa Amministrazione. 

Nella relazione della Giunta,  nella parte finale, si fa l’elenco delle opere pubbliche con lo stato di realizzazione. Ancora una volta dobbiamo constatare l’incapacità di questa Amministrazione nel recepire finanziamenti europei e regionali; si preferisce il piccolo cabotaggio che da solo qualche lustrino mediatico: un giorno l’inaugurazione di una piazzetta, un altro un marciapiede (pure fatto male con i pali ancora in mezzo e con l’asfalto perennemente ammalorato), un giorno si inaugura il “bosco di città” per lasciarlo completamente abbandonato, le manutenzioni vengono annunciate come grandi opere (basta vedere in che condizioni di degrado si trovano le strade cittadine), i cantieri regionali di Forestas e Lavoras la stessa cosa, un giorno prima del passaggio di S. Efisio si asfalta a tempo di record una strada per poi lasciarla mesi senza segnaletica stradale,  e così si va avanti alla giornata. 

In 6 anni non abbiamo visto nessuna inaugurazione degna di questo nome riconducibile alla vostra azione amministrativa, se non per opere lasciate dalla precedente: casa di riposo, depuratore, centro multifunzionale, ecc.. Comunque potete stare tranquilli: per i prossimi 2 anni potete continuare a fare inaugurazione per opere quasi totalmente programmate e con finanziamenti recuperati da chi vi ha preceduto, magari spacciandole come farina del vostro sacco, che voi in 6 anni non siete  riusciti a concludere. Di questo consistente gruppo fanno parte il museo, il palazzetto, la riqualificazione idraulica della laguna di Nora.

Altra opera, convintamente voluta dalla precedente amministrazione e avviata grazie al lavoro di collaborazione con la ex provincia di Cagliari, della quale non abbiamo  notizie neanche sui social frequentati dalla  Sindaca che spesso usa per accampare meriti non suoi, è la palestra della scuola alberghiera.

Non abbiamo notizie della rete del gas di città (appalto del valore di circa 20 milioni di euro, con  parte della cifra a carico del privato) gestita come capofila dal Comune di Capoterra.

Che dire poi della condotta idrica che deve realizzare la società Is Molas  (obbligo imposto dal Comune e dalla Regione in sede di approvazione della convenzione). Ricordiamo una riunione con le imprese locali avvenuta tanto tempo fa e dove si erano create solo illusioni.

E sempre in tema di convenzione Is Molas, (rimodulata con la schiena dritta!!! cit.) che fine ha fatto l’obbligo di captare le acque reflue del depuratore? Tale obbligo (che potrebbe prescriversi se non fatto valere dal Comune) era stato pensato  per gli usi irrigui del Comune  e non solo, dopo averle ulteriormente affinate.

Dopo quasi 6 anni di Amministrazione, quindi, quando all’orizzonte si vede già la fine, ci chiediamo  cosa lascerete in eredità a chi vi subentrerà alla guida del Comune: forse un CD di interviste, foto e filmati… ma questo non faceva parte del vostro programma elettorale. 

Su questo consuntivo ci sarebbe da parlare ancora per giorni, e ci siamo solo voluti limitare agli aspetti che abbiamo ritenuto più importanti che discendono dalle scelte politiche che avete fatto in questi anni e di cui, purtroppo, i cittadini stanno raccogliendo i frutti amari. Ma prima di congedarci  facciamo l’elenco dei danni che le sue scelte, Sindaca, hanno portato al Comune: 

  1. 1.l’ingiustificata chiusura del Museo Patroni, che  ha portato un danno per mancati incassi di 60 mila euro l’anno, che moltiplicati per i 5 anni del suo mandato ammontano a una cifra complessiva di 300.000 euro.
  2. La revoca e in seguito successivo appalto del parcheggio Is Figus, che ha portato un danno per mancati incassi del canone d’affitto di 20 mila euro l’anno,  che moltiplicati per i 5 anni del suo mandato ammontano a una cifra complessiva di 100 euro
  3. Il mancato appalto del chiosco a Su Guventeddu, che ha portato  un danno per mancati incassi del canone d’affitto di 20 mila euro l’anno, che moltiplicati per i 3 anni del suo mandato ammontano a una cifra complessiva di 60000 euro.
  4. Il tardivo rinnovo della gara d’appalto per gli scavi archeologici di Nora nel 2018, oltre a l’incalcolabile danno d’immagine, che ha portato un danno per mancati incassi di 40.000 mila euro l’anno.
  5. Nei suoi 6 anni di mandato si sono accumulati  più 500.000  euro all’anno di morosità sulla TARI.
  6. Mancato recupero delle opere di urbanizzazione della lottizzazione Guventu per 343.00 mila euro.

Sindaca,  se lei, invece di licenziare i dipendenti, non potenzierà l’ufficio e procederà al recupero di questi crediti, molte di queste somme dovranno essere cancellate con un grave danno economico e conseguente ingiusta disparità contributiva tra i cittadini. Anche nel caso della lottizzazione Guventu, se non procederà al recupero di questi crediti, si materializzerà una grave disparità contributiva tra i cittadini che hanno pagato. 

Poi ci sono i danni forse anche maggiori rispetto a quelli più su elencati: la mancata approvazione del PUC, di cui non si hanno notizie, la mancata approvazione del Piano di Valorizzazione di S. Margherita che sta causando danni non indifferenti all’imprenditoria agricola che non può accedere ai finanziamenti per il miglioramento delle  aziende, la mancata approvazione del piano di utilizzo dei litorali che, anche in questo caso, sta causando un grave danno economico all’imprenditoria turistica, la dislocazione del porto in una località dove chiunque può evincere che non potrà mai essere realizzato. Quest’ultima scelta la consideriamo gravissima perché ha anteposto  gli interessi dovuti a  garantire la stabilità della sua maggioranza a quelli della popolazione.

Ha bloccato le due lottizzazioni di Su Casteddu, le uniche che avrebbero potuto dare lavoro alle imprese e occupazione.

Non è riuscita ad aprire la strada che collega la lottizzazione AMAT alla via Regina Margherita. Per non parlare dello stato di degrado in cui versano le aree di cessione di quella lottizzazione.

Tanto altro ci sarebbe da dire, tanto ci sarebbe da recriminare, ma non mancherà  l’occasione per poterlo fare, se necessario anche presso altre sedi.

Per tutto quanto sopra esposto, per l’incapacità  di dare un senso alla vostra condotta amministrativa, e per   aver avuto, in sede di dibattito,  ai nostri quesiti solo  risposte parziali, lacunose e poco  esaustive, annunciamo il nostro voto contrario all’approvazione del consuntivo 2019.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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