PULA: IL DEGRADO DELL’ANELLO STRADALE DI NORA. L’ASSESSORE NE PRENDA ATTO E PROVVEDA

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Gent/mo Assessore ai Lavori Pubblici,

dopo la pubblicazione delle foto sui servizi igienici che da un anno e mezzo aspettano di essere aperti al pubblico, per dimostrarci le Sue capacità amministrative, non le chiediamo di costruirci a Pula la teleferica tra Montesanto e Nora, oppure il “wi-fi gratis nelle strade di pula” come aveva annunciato in puro stile “Medau” nel 2016, tre anni fa, dalle colonne di Casteddu Online (nel caso se lo fosse dimenticato glielo ricordiamo noi in questo articolo: https://www.castedduonline.it/wi-fi-gratis-nelle-strade-di-pula-dedicato-a-cittadini-e-turisti/ ) ma semplicemente  di prestare un minimo di attenzione alla strada più frequentata dai cittadini e dai turisti, percorsa  quotidianamente in auto, in bicicletta e a piedi: l’anello di Nora.

Abbiamo pensato che, con l’approssimarsi dell’estate, forse sarebbe stata destinataria di una qualche attenzione. Invece no! Arrivati ormai alle porte di agosto, abbiamo perso le speranze e per  questo la facciamo partecipe di un’amara realtà che lei, altrimenti, non avrebbe mai notato.

Purtroppo lo stato di semiabbandono mette a repentaglio anche l’incolumità delle persone. La segnaletica orizzontale è talmente sbiadita che in alcuni tratti è pressoché inesistente, e lo stesso dicasi per la striscia gialla che delimita la pista ciclabile. Sempre nella pista ciclabile ogni tanto compare un cartello dimenticato da qualche ditta che ha eseguito dei lavori. Da circa una settimana, inoltre, notiamo la presenza di un furgone per il trasporto passeggeri parcheggiato  in prossimità di una curva, e non si capisce se è guasto, se è stato sanzionato, e in definitiva ignoriamo il perché non venga rimosso, posto che esiste il carro attrezzi. Tra l’altro costituisce un pericolo per i ciclisti che percorrono la pista durante la notte. Nel marciapiedi molti punti sono sconnessi per la mancanza dei tozzetti di pavimentazione che quando si scollano non vengono mai ripristinati, e lo stesso dicasi per il coperchio di alcuni pozzetti. Nella parte pedonale le fronde degli alberi, canne, fichi d’india e arbusti di vario tipo hanno invaso il marciapiede costringendo i pedoni a spostarsi nella parte ciclabile. Non è raro vedere comuni cittadini che con forbici da potare provvedono di persona (ormai anche in altre parti del territorio siamo in regime di autogestione).

Una considerazione a parte meritano i cantieri aperti in piena stagione turistica. Non mettiamo in dubbio, come dice lei, che i lavori non possano essere interrotti, però è pur vero che un’autorevole interlocuzione con queste ditte potrebbe portare ad anticiparli o differirli. Un altro aspetto che  abbiamo notato, che sicuramente non depone a suo favore e su cui dovrebbe vigilare, riguarda l’usanza, una volta finiti i lavori, di lasciar inutilmente piazzati i cartelli del cantiere perché nessuno si preoccupa di ritirarli.

In questo ultimo periodo la vediamo particolarmente attivo su fb, come se volesse attirare tutte le attenzioni su di se: in questa temperie di disastri estivi che hanno precluso in maniera irrimediabile la stagione, e di cui lei è i suoi colleghi Amministratori, sindaca in testa, siete colpevolmente responsabili, non riusciamo francamente a capire tutta questa smania di protagonismo. Probabilmente sarebbe stato meglio per lei continuare ad avere un basso profilo, come ha fatto fino a poco tempo fa. Da un pò di tempo, invece, si dedica al ruolo inedito  di “parafulmine”, accollandosi addosso responsabilità che, per certi versi, non le competono, impicciandosi di affari che con il suo incarico non ci azzeccano nulla. Ossequioso al motto “boia chi molla”, da cui si evince in maniera fin troppo chiara la sua fede politica, emula nel contempo e sempre più spesso le epiche gesta della prima cittadina che, come è noto, si intesta meriti che non ha. Di certo l’accusa di “millantato credito” non la fa arrossire, come non fa arrossire lei, caro assessore, in vena di mandare messaggi subliminali ai possibili alleati di una futura compagine amministrativa. Un tempo si sarebbe detto che la sua accesa verve filantropica altro non è che “captatio benevolentiae”.

Per quello che non ha prodotto nei 4 anni nella precedente amministrazione Cabasino, e per quello che è riuscito a non produrre in questi 5 anni, noi siamo convinti che la cosa migliore sia quella di perorare le sue di cause e non quelle degli altri suoi colleghi di giunta. Per congedarci le diamo un consiglio: inizi, se può, a fare qualcosa di concreto e serio partendo dalle piccole cose, e l’anello di Nora non è che una piccola incombenza.

Se ambisce alla  carriera di primo cittadino, deve partire dal basso.

Dopo 9 anni trascorsi a pestare acqua, parta finalmente da qualcosa di semplice e alla sua portata.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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