Dopo la parentesi natalizia, è doveroso riprendere la nostra attività politica finalizzata a informare i cittadini e far conoscere anche l’altra faccia della medaglia della comunicazione istituzionale. Fatti concreti pressoché inesistenti o quasi da una parte, chiacchiere e spot, in cui come da prassi si continua a far  apparire che tutto va bene, dall’ altra.

È  appena passato un altro anno che non differisce molto dai precedenti: una maggioranza che galleggia e naviga a vista, dove i risultati negativi prevalgono nettamente sulle poche cose fatte, quasi tutte  finalizzate ad ottenere il piccolo consenso,  prive di una visione d’insieme e di reali ricadute sui cittadini. 

INIZIAMO CON LA SINTESI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FINE ANNO.

Il consiglio si è trascinato con la discussione degli altri 2 punti all’ordine del giorno: il triennale delle opere pubbliche e il piano economico finanziario per la TARI. 

In entrambi i casi si trattava  di un atto dovuto prima della conclusione dell’anno. 

Per quanto riguarda il triennale sono stati inseriti i finanziamenti ottenuti dalla Regione.  Abbiamo votato contro perché contestiamo l’accensione di nuovi mutui per quasi un milione di euro,  soprattutto dopo che il Comune ha incassato nuove risorse in seguito al rinnovo della nuova convenzione con la Soc. Is Molas. A margine di questo punto all’ordine del giorno c’è da evidenziare che al di là delle buone intenzioni per la realizzazione di nuove opere, in questi anni l’Amministrazione non ha avuto neppure la capacità di garantire la manutenzione a quelle esistenti e di concludere quelle lasciate dalle precedenti amministrazioni. 

Il Consiglio ha poi continuato e si è concluso con argomenti e toni, a dir poco patetici.  Dopo la doverosa gratitudine nei confronti del personale, la Sindaca ha continuato la sua performance di fine anno ringraziando gli Assessori e i Consiglieri (non si capisce di che cosa),  considerato le pessime figure collezionate  nell’arco dell’anno che non hanno mancato di far salire negativamente  il nome della nostra cittadina  agli onori delle cronache. A questa pantomima strappalacrime  sono seguiti i ringraziamenti di ritorno da parte di alcuni membri della maggioranza verso a Sindaca. Gli interventi si sono susseguiti in maniera non dissimile   alle regali riverenze che, un tempo, i sudditi   riservavano ai regnanti. Il clou è stato raggiunto quando all’Assessore Zucca, rivolto  alla Sindaca per intesserne le lodi, gli sono brillati gli occhi dalla commozione: forse ne aveva anche tutte le ragioni visto che, come tutti sanno, le è stata salvata la poltrona e con essa la rendita di posizione. Lo stesso ha fatto (in verità  con toni meno sdolcinati) la Presidente del Consiglio in pectore, grata per il fatto che dal cilindro da prestigiatore la Sindaca ha tirato fuori una carica tutta per lei, per compensare i mal di pancia  che nella maggioranza serpeggiano da tempo. Abbiamo sempre contestato l’istituzione di questa nuova “comoda  poltrona“, che  per un piccolo comune come il nostro riteniamo inutile e costosa in quanto, anche in questo caso, è  finalizzata a sostenere una rendita di posizione. Per quanto riguarda l’imparzialità che dovrebbe avere questa carica istituzionale, nutriamo forti dubbi soprattutto dopo l’infelice uscita della Sindaca che sostiene di accollarsi  il costo  di tale  figura: quel “…pago io” potrebbe  essere un promemoria per ricordare alla neo-presidente, qualora si dimenticasse, a chi dovrà eventualmente rispondere.

È auspicabile  che, una volta eletta, la Presidente del Consiglio svolga con serenità il suo ruolo: potrà  farlo ancora meglio se avrà  la forza di respingere al mittente quella frase infelice,  perchè a pagare saranno, comunque,  tutti i cittadini. 

Non riusciamo  invece a capire i ringraziamenti fatti dall’Assessora ai Servizi Sociali che, anche quest’anno, nel  silenzio più totale, ha continuato a coltivare il suo orticello. Pensiamo che non abbia proprio niente da ringraziare, anzi, a nostro parere, gli sconfinamenti e le iniziative scomposte della prima cittadina finalizzate ad acquisire meriti che non ha, non fanno altro che danneggiarla e sminuire il suo operato.

Per quanto esposto dalla Sindaca e dagli Assessori,  il Consiglio di fine anno è  stato la celebrazione del nulla,  una sorta di resoconto di un periodo  amministrativo che, oltre ai risvolti drammatici causati dalla pandemia,  verrà  anche ricordato  per l’inerzia  con cui il Comune, a differenza di molti altri della nostra isola che si son dati da fare, agendo secondo  le loro possibilità,   ha omesso di attuare anche delle piccole iniziative  di supporto e assistenza  che, in  primis,  a molti settori produttivi del nostro territorio    avrebbero  garantito  una boccata d’ossigeno. 

Cogliamo  l’occasione  per augurare a tutti un buon 2021.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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