Gentile Sindaca,

Sull’argomento “multe”, deflagrato qualche giorno fa, abbiamo visto che  insiste e continua ad agitarsi in maniera tutt’altro che serena, anzi, oseremo dire, scomposta. Peraltro abbiamo scelto di annoverare la Sua personalissima citazione, dal carattere decisamente “istituzionale”, per dare il titolo alla presente: per descrivere i Suoi  stessi poco invidiabili risultati amministrativi, conseguiti da quando è alla guida del nostro paese, non poteva trovare definizione migliore!

Le ultime vicissitudini del caso “multe” sono  certamente conseguenza delle pessime figure che ha fatto fare al  Comune di Pula con le Sue brillanti idee, frutto dell’ormai celebre “piano del traffico”. Nel Suo immaginario e probabilmente in quello dei Suoi fedelissimi, questa geniale proposta avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi e dare un tocco magico alla vivibilità e sostenibilità del nostro paese. E invece no: confusione, malumori, incertezza, approssimazione, dilettantismo…e chi più ne ha, più ne metta.

Sappia, tuttavia, che  non è nostro intendimento accendere ancora di più le inevitabili  polemiche sorte sull’argomento questi giorni scorsi, perché lasciamo a Lei l’onere di arrampicarsi sugli specchi e  continuare a sprofondare nelle sabbie mobili dell’approssimazione e dell’inefficienza ormai conclamata. La Sua azione amministrativa, ora più che mai impostata sul quotidiano e sulla sopravvivenza politica “fino a quando dura”, si commenta da se.

Al Suo modo di agitarsi confuso e (salvo eventi miracolosi)  senza vie d’uscita, controbattiamo non a chiacchiere, ma con i numeri concreti e verificabili che si possono ricondurre alla novella “multe”.

Lei, che per  il lavoro che svolge è in grado di confermare che i numeri, appunto,  non sono mai un’opinione, potrà confermare che nel PEG (Piano Esecutivo di Gestione) del 31/12/2018 sono contenuti dati da un punto di vista formale inconfutabili: i numeri sono numeri.

Nel citato documento di programmazione consultabile agli atti del Comune da chiunque, Lei,  cara Sindaca, ha programmato di incassare ben 1.800.000 euro derivanti dal pagamento di sanzioni. Intanto, subito  Le chiediamo se Le sembra una cosa normale per un Comune a vocazione turistica, come lo è il nostro, incassare simili cifre dalle infrazioni! A molti è parso evidente  che la Sua politica di promozione turistica abbia l’obiettivo non di pubblicizzare le nostre risorse e far conoscere al mondo le nostre peculiarità, ma piuttosto di fare cassa, onde spennare gli ignari turisti (e non solo) che vengono a visitare il  territorio. Le vorremmo far presente che una cifra così spropositata di multe (1.800.000 euro!!!), se i criteri di accoglienza si basano sulla corretta informazione, sulla prevenzione e sulla qualità dei servizi offerti, non può commisurarsi ad una piccola realtà demografica e territoriale  come lo è la nostra. Converrà con noi che trattasi di una quantità mostruosamente abnorme.

Nel PEG (Piano Esecutivo di Gestione) sta scritto che della previsione dell’anno 2018 sono stati incassati circa 770 mila euro. Il restante  importo ( 1.000.000 mila euro) dovrebbe essere riscosso in maniera coattiva, in quanto si tratta di sanzioni non pagate nei termini previsti dalla legge. Diciamo “dovrebbe” perché, viste le vicissitudini di questi giorni, molto passerà “in cavalleria”. Siamo  quasi sicuri che alla pessima figura si dovrà aggiungere anche la beffa.

Altra precisazione: sempre nel 2018 sono stati incassati 620 mila euro frutto della riscossione coattiva degli anni precedenti. Quanto affermato nelle Sue interviste, lascerebbe intendere che  le sanzioni riguardino ogni settore dell’amministrazione, ma in effetti, quelle non riconducibili al codice della strada ammontano ad appena 28.000 euro, cifra che rispetto al totale, è molto contenuta.

Alla luce di un così cospicuo importo derivante quasi in toto da sanzioni per violazione al codice stradale, ci chiediamo, inoltre,  perché ad oggi il Comune di Pula non possa avere un numero di agenti di Polizia Locale proporzionato alle reali esigenze della nostra comunità. Eppure le risorse derivanti dalle multe potevano  apportare un notevole potenziamento del servizio, consentendo di fare un bel salto di qualità. Siamo invece di fronte ad una situazione a dir poco disperata.

La nostra conclusione, quindi, è amara: Lei Sindaca, non è stata capace di programmare uno straccio di pianificazione, nemmeno a brevissima scadenza, che possa risollevare le potenzialità di un settore amministrativo che, anni addietro, al netto delle ordinarie criticità (che esistono ovunque), aveva una sua precisa connotazione e un suo buon grado di efficacia ed efficienza. Intanto la stagione turistica incombe: fare affidamento sulla buona sorte non sarà più sufficiente perché il settore vigilanza è stato ridotto a livelli di pura e  semplice rappresenta, e la responsabilità di questa gravissima carenza è ascrivibile solo e soltanto a Lei.

Ora provi a sostenere il contrario. A meno che non preferisca “pistai acqua e molli bentu”, come ha fatto sinora.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Elisabetta Loi, Donatella Fa, Francesca Toccori, Andrea Abis

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