Non risultandoci feste e/o ricorrenze religiose, regionali o nazionali, essendo venuti a conoscenza che il 13 aprile si è celebrato in un ameno luogo l’anniversario di un evento memorabile, abbiamo poi appreso che la Sindaca, con i suoi fedelissimi al seguito, ha organizzato per tale data una grande festa.

Per approfondire la notizia non potevamo che andare a documentarci sulla pagina fb della Sindaca stessa, nella quale trova spazio il diario quotidiano e il report delle sue innumerevoli attività. Dalle immagini che accompagnano il post, non  avendo intravisto un locale pulese prescelto come location, ne abbiamo dedotto che, evidentemente, i momenti conviviali preferisce viverli al di fuori dei confini che amministra, il ché contrasta un po’ con la dichiarata filosofia dal sapore vagamente campanilistico del “prima di tutto Pula e i pulesi”

Nelle consuete parole autocelebrative preparate per l’occasione, insieme all’euforia, come da prassi consolidata c’è stata la necessità di cercare il solito capro espiatorio, di additare, cioè, l’immancabile colpevole dei suoi guai amministrativi. Rievocando quelli (i guai) dell’annunciata debacle, stile Caporetto, del 13 aprile 2017, chiama in causa responsabili e mandanti del misfatto, individuandoli addirittura nelle alte sfere della politica e delle istituzioni.

Posto che a mandarla a casa dopo nemmeno 2 anni di mandato furono, i primo luogo, i cinque dodicesimi della sua squadra originaria, a cui si unì la minoranza, questa “immaginaria” congiura politica e istituzionale altro non è se non il frutto di una supervalutazione del suo ruolo e della sua autostima, o forse, peggio ancora, della visione dei fantasmi che aleggiano in municipio per impedirle di agire secondo le sue promesse elettorali e l’abbondanza di slogan e proclami.

Si sa che i fantasmi spesso vengono evocati per mascherare la confusione, le inefficienze amministrative, se non l’incapacità ad amministrare oltre le incombenze del quotidiano, talvolta manco quelle.

Purtroppo per Lei, in questi 4 anni abbiamo avuto la sensazione che nelle alte sfere della politica e delle istituzioni, tirate in ballo nella circostanza come fattore negativo, abbia contato ben poco. E abbiamo poco di che rallegrarci, anzi dichiariamo il nostro rammarico e preoccupazione per il fatto che già la sua prima elezione del maggio 2014 è coincisa con la progressiva e inesorabile perdita di ruolo di Pula nel contesto intercomunale e regionale. Come minoranza, pur con le comprensibili differenze nella sensibilità, nei modi di vedere, nel valutare e affrontare i problemi, con le frequenti divergenze sulle scelte oggettive che riguardano il nostro territorio, a noi avrebbe fatto piacere avere una Sindaca autorevole, dotata cioè di un prestigio politico e istituzionale da utilizzare come ricaduta per la comunità. Spiace ammetterlo, ma di autorevolezza c’è ben poco. In compenso viviamo un quotidiano autoritarismo che è la negazione dell’autorevolezza e della dialettica politica. Con questo approccio, in questi ultimi quattro anni, puntualmente Pula ha collezionato numeri da ultima in classifica: la mancata elezione alla Presidenza del Parco, nessun rappresentante eletto nell’Area Metropolitana, incapacità di presentare progetti validi finalizzato ad attrarre risorse e finanziamenti esterni. Nella ripartizione dei fondi siamo stati superati anche dal Comune di Villa S. Pietro che sicuramente non ha lo stesso peso sia per abitanti e sia per importanza economica. Merito, evidentemente, di politiche molto più convincenti e autorevoli che badano alla sostanza, non alla referenza autocelebrativa.

Altro aspetto politicamente e amministrativamente rilevante consiste nel fatto che  in questi anni si è distrutta la macchina amministrativa comunale, con un desolante fuggi-fuggi  di funzionari e di impiegati: anche per questo ci sarà una motivazione. Peraltro, con questa diaspora, si pensava ad un certo punto che si sarebbe avverato il proposito preelettorale del “lavoro ai pulesi”, partendo proprio dal municipio…e invece un flop, l’ennesimo!

Dopo la rielezione nel giugno 2017, confidavamo nel nuovo corso, e per questo abbiamo lasciato lavorare con serenità la maggioranza senza particolari pressioni. Ciononostante constatiamo che nulla è cambiato rispetto al precedente mandato, anzi per alcuni versi c’è stato un peggioramento generale. Di nuovo all’orizzonte si prospetta:

  • il “Centro Commerciale”, che si rivelerà una scelta in piena controtendenza rispetto alle altre parti d’Italia;
  • l’ aumento della tassa di soggiorno per incentivare (in senso contrario) il turismo, soprattutto quello in periodo invernale e quello di cui si avvantaggiano le piccole strutture;
  • la richiesta a tamburo battente rivolta ai commercianti per adeguarsi alle norme sul suolo pubblico e abbellire le loro attività, a costi tutt’altro che trascurabili;
  • il perseverare dei varchi-trappola nella Z.T.L, “spada di Damocle” che pende sui cittadini e su ignari turisti avventuratisi nella zona storica in orario off-limit
  • accensione e utilizzo di mutui per opere pubbliche che non hanno, tra l’altro, niente di prioritario (il Comune si è già indebitato per circa 4 milioni di euro).

Questi riportati nei cinque punti precedenti non sono che una parte della politica che abbiamo sempre contestato perché, oltre a gravare sui cittadini delle prossime generazioni, metterà in seria difficoltà anche le future Amministrazioni.

Si continua a dare importanza e far passare come strategiche delle opere che dovrebbero essere inquadrate come “arredo urbano” . Abbiamo due esempi che calzano a pennello, nei quali il paragone che regge è il classico esempio del pescatore fanfarone che millanta di aver pescato la balena: il grande risalto attribuito alla “rotondina formato costruzioni Lego“ dei parcheggi di Nora, (che tra l’altro si allaga al primo scroscio di pioggia), oppure la Sindaca che parla di “polmone verde contro la CO2“ riferendosi alla manciata di mq. di prato nella piazzetta di via 24 Maggio, o all’aiuola in costruzione di fronte all’ufficio della Polizia Locale: come si vede, le televendite persistono, il marketing prosegue la sua azione persuasiva, e la musica non è cambiata.

In questa ultimissima kermesse di autocompiacimento, tornando alla prima edizione della nuova festa da inserire nel calendario pulese, siamo stati colpiti anche dall’aforisma coniato dall’Assessore al Decoro Urbano per l’occasione, nella quale sostiene che la slealtà che cade nel burrone dell’oblio. Noi pensiamo che essere leali è sicuramente un valore aggiunto quando si conserva la capacità di critica e di autocritica, e soprattutto quando si rispettano i patti e gli accordi fatti tra due o più persone. Quando una sola di queste condizioni viene meno, forse è meglio essere sleali, perchè in questi casi alla lealtà subentra la sudditanza, che in politica è il disvalore tra i peggiori.

Avviandoci alla conclusione, riteniamo che il 13 aprile ci fosse ben poco da festeggiare. Avere consentito ad un Commissario esterno di governare Pula, anche se per un breve periodo, è una responsabilità che noi attribuiamo alla Sindaca, che comunque se la giri, segna il fallimentare esito della prima Amministrazione Medau. A giugno maturerà un anno di seconda Amministrazione Medau, ma è difficile capire nuove e reali capacità amministrative, visti i risultati tutt’altro che esaltanti a tutt’oggi. Noi, avendo dato ampio spazio al nuovo corso per ambientarsi e cominciare a lavorare seriamente, continueremo ad esercitare il ruolo datoci dai cittadini che, oltre alle critiche ben circostanziate, come in questo caso, non mancherà di contributi per il bene del nostro paese e della sua comunità. Ci auguriamo che la Sindaca, la Giunta e i Colleghi consiglieri di Maggioranza, interpretino le nostre rimostranze  nella maniera corretta e non come prese di posizione preconcette.

Chiudiamo con l’auspicio che i prossimi 4 anni, amministrativamente, non siano simili ai primi, ed anche dalla minoranza facciamo i nostri auguri all’Amministrazione tirocinante, precisando che sono rivolti alla nuova compagine, non a quella del fallimento politico di un anno fa, che da festeggiare non ha proprio un bel niente.

Ma soprattutto facciamo gli auguri alla nostra  Cittadina.

Quest’ ultima, visti gli esiti del lungo e infruttuoso tirocinio, ne ha certamente  più bisogno.

I Consiglieri di minoranza

Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Andrea Abis, Donatella Fa, Elisabetta Loi

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